Giallo di Melzo: è ancora mistero sulla morte della 21enne Sara Luciani, ripescata nella Muzza

Il termine per il deposito della relazione finale del medico legale è infatti stato prorogato di due mesi, fino alla metà di ottobre. Ancora nessuna traccia dell’auto su cui viaggiavano Sara e il fidanzato, morto suicida

È stato prorogato di due mesi, fino a metà ottobre, il termine per il deposito della relazione del medico legale sulle cause della morte di Sara Luciani, la ragazza di 21 anni ritrovata cadavere nelle acque del canale Muzza a Paullo il 13 giugno scorso. La giovane era scomparsa da Melzo la sera dell'8 giugno, dopo essere uscita in macchina con il fidanzato Manuel Buzzini, operaio di 31 anni che, poche ore dopo, si era ucciso impiccandosi nel cortile della casa della nonna. Intanto, ad oltre due mesi di distanza dalla tragedia, resta fitto il mistero su quanto accaduto quella sera. Oltre al paraurti della Golf su cui viaggiava la coppia, ripescato prima del corpo senza vita di Sara, successive ricerche nel canale hanno fatto riaffiorare anche altri pezzi dell'auto, ma non l'intera vettura. Dai primi esiti dell'autopsia, nell'ambito delle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Michela Bordieri, è emerso che la giovane non è morta annegata, ma era già deceduta quando è finita in acqua.
Redazione Web

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