I carabinieri di Paullo in “trasferta” a Milano arrestano uno spacciatore marocchino

L’uomo, pregiudicato sempre per reati inerenti la vendita di sostanze illegali, attendeva i clienti fuori da un bar in zona Corvetto. Da lui si recavano molti clienti dal Sudmilano

Sequestrati anche 35gr di hashish

Da Paullo a Milano per arrestare uno spacciatore da cui si rifornivano numerosi clienti provenienti dal Sudmilano. Ha avuto successo l’operazione allestita nei giorni scorsi dai carabinieri della stazione di Paullo, specializzati nella repressione dei reati legati alla vendita di sostanze illegali. I militari avevano scoperto che numerosi acquirenti del territorio, soprattutto ragazzi e studenti, per comprare la droga si recavano fino a Milano, nei pressi di un bar in zona Corvetto, dove ad aspettarli c’era quello che era diventato il loro pusher “di fiducia”. Così i militari hanno preparato una trappola da tendere allo spacciatore e sono partiti da Paullo con un’auto civetta con a bordo personale in borghese e un’altra vettura con i colori di istituto. Attorno alle 20 sono giunti a destinazione e, pochi istanti dopo, hanno visto arrivare il marocchino 34enne J.S. che, fermatosi nei pressi del locale, ha iniziato a guardarsi attorno come se stesse aspettando l’arrivo di qualcuno. Nei minuti successivi gli si è avvicinato un giovane che gli ha consegnato del denaro in cambio di una bustina sospetta. A quel punto i carabinieri sono intervenuti ed hanno fermato entrambi. L’acquirente ha consegnato di sua spontanea volontà la droga appena acquistata, cioè una dose da 9gr di hashish, ed è stato segnalato alla Prefettura come assuntore. Interrogato in caserma a Paullo, il giovane ha confermato di essersi recato a Milano per comprare la droga come aveva già fatto in precedenti occasioni. Addosso a J.S., invece, gli uomini dell’Arma hanno trovato 35gr di hashish nonché 80 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio, ritenute provento dell’attività di spaccio. Per lui sono quindi scattate le manette e la reclusione presso il carcere di San Vittore. 
Redazione Web