Paullo, arrivati in città sedici nuovi richiedenti asilo

Battioni: «La nostra intenzione non è quella di isolarli, piuttosto intendiamo avviare una fase di dialogo con loro e dare inizio a una politica di integrazione»

Marta Battioni

Marta Battioni

Da oggi la cooperativa sociale Liberi tutti, su mandato della prefettura di Milano, ospiterà altri sedici migranti a Paullo. Sono arrivati nel pomeriggio, fra di loro nessuna donna.  La comunicazione ufficiale al Comune è arrivata direttamente dal Prefetto: «Tempestivamente - recita una nota stampa diffusa nel pomeriggio del 2 dicembre - l’assessore alle politiche sociali ha preso contatto con i referenti della cooperativa. L’arrivo dei sedici richiedenti asilo risponde alle necessità di accoglienza a cui Ministero degli interni e Prefettura stanno facendo fronte. Esattamente come per i progetti di accoglienza già presenti in territorio paullese, il Comune non è quindi il gestore dell’accoglienza. I ragazzi accolti alloggiano infatti in abitazioni private, prese regolarmente in affitto dalla cooperativa accreditata tramite la Prefettura di Milano».
«La nostra amministrazione - spiega il vicesindaco Marta Battioni - ha il dovere di tutelare la propria comunità tutta. Incontreremo infatti i responsabili della cooperativa lunedì prossimo, così da mettere a punto tutte le questioni sia di integrazione che di sicurezza. Siamo pronti a collaborare con la cooperativa, così come già succede con l’altra realtà che gestisce altri quattoridici ragazzi nel nostro territorio. Per queste ragioni abbiamo chiesto un tempestivo incontro, così da essere minuziosamente informati su tutto e poter monitorare quotidianamente la situazione. controlleremo che la cooperativa svolga le opportune attività a favore dei ragazzi accolti, legate non soltanto al vitto e all’alloggio ma anche a misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. La nostra intenzione non è quella di isolarli, piuttosto intendiamo avviare una fase di dialogo con loro e dare inizio a una politica di integrazione, con il supporto anche delle nostre realtà di volontariato. Ci riserveremo - conclude l'esponente del Partito Democratico -, qualora dovessimo riscontrare problemi o questioni reali di ordine pubblico di intervenire sia con la cooperativa che con la Prefettura stessa».