Paullo: carabinieri si fingono clienti e incastrano lo spacciatore

In manette è finito “il Faraone”, soprannome di un 20enne egiziano che, a dispetto della giovane età, si era già fatto un nome nell’ambito dello spaccio di droga sul territorio

L’arrestato era sprovvisto di documenti e permesso di soggiorno

Si spostava continuamente sul territorio, facendo la spola tra Paullo e Milano per vendere la sua merce illecita. Per di più era particolarmente guardingo e sospettoso e non faceva mai affari con volti che gli erano sconosciuti, motivo per cui era particolarmente difficile individuarlo. Così i carabinieri della Compagnia di San Donato hanno dovuto preparare una operazione sotto copertura per riuscire ad avvicinarlo ed incastrarlo una volta per tutte. A finire in manette nei giorni scorsi è stato K.S.M.A., spacciatore egiziano di vent’anni che, nonostante la giovane età, era già diventato un vero e proprio punto di riferimento per i consumatori del territorio, tanto da meritarsi il soprannome di “Faraone”. I militari sandonatesi hanno cercato per diverso tempo di stanarlo e mettere fine ai suoi traffici, ma il giovane era più volte riuscito a sfuggire alla cattura. Per questo le forze dell’ordine hanno deciso di cambiare tattica e, dismesse le divise, hanno indossato gli abiti civili e hanno cercato di risalire a K.S.M.A. “dall’interno”, cioè sfruttando il canale dei suoi clienti. Così hanno fatto conoscenza con alcuni di loro ed hanno finto di essere in cerca di droga. A quel punto i militari in borghese, seguiti dalla distanza da alcuni colleghi a bordo di auto civetta, sono stati condotti fino alle porte di Milano, dove sarebbe avvenuto l’incontro con il “Faraone”. Quando il pusher è finalmente apparso, prima ha ceduto una dose di cocaina al suo vero cliente. A quel punto si è fatto avanti il carabiniere in incognito ed ha chiesto anche lui una dose. Prima che il 20enne potesse anche solo accorgersi di quanto stava accadendo, però, gli altri militari sono usciti allo scoperto e lo hanno circondato. K.S.M.A. è risultato essere in Italia sprovvisto di documenti, senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora, sebbene venisse ospitato in un appartamento di Paullo. A suo carico sono inoltre emersi diversi precedenti sempre per reati legati allo spaccio di stupefacenti. Portato davanti al Giudice, per lui è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Redazione Web