Paullo, genitori pronti a difendere il giardino della scuola dell'infanzia

Il comitato dei genitori ha già avviato una raccolta fondi; nel caso non si raggiungesse la quota,i fondi saranno impiegati per sostenere altre iniziative dell'asilo

«Vedremo come risponderà la popolazione»

Paullo- I cittadini sono pronti a presentare ricorso al Tar pur di salvare il giardino della scuola dell'infanzia, reso edificabile dopo l'approvazione della variante al piano di governo del territorio. E' nato, così, un vero e proprio comitato a difesa del giardino avente come scopo la tutela dei piccoli alunni dell'asilo. Disapprovando la proposta di sopperire al cambio di destinazione del verde allargando il giardino scolastico verso il vicino campo da calcio.

30 sono i giorni ancora disponibili per depositare l'istanza e ben 5 mila sono gli Euro necessari per far fronte alle spese legali del caso. Patrocinio legale escluso poichè sarà offerto gratuitamente dall'avvocato Marco Calanca. I genitori si sono già mobilitati avviando una raccolta fondi sul sito www.difendiamoilgiardino.it specificando che, nel caso in cui non dovesse raggiungere la quota prefissata, sarà interamente versata a favore di altre iniziative dell'asilo. L'avvocato Calanca ha tenuto a precisare nel corso di alcune sue dichiarazioni a "Il Cittadino" che, nel corso della prossima settimana, saranno distribuiti dei volantini davanti alle scuole e negli esercizi commerciali. «Vedremo come risponderà la popolazione».

Tempestiva la risposta del sindaco Federico Lorenzini che, a "Il Cittadino", si è dichiarato tranquillo ed ha invitato i cittadini ad informarsi prendendo visione dei documenti che attesterebbero la mancata sottrazione di terreno alla scuola. «L'aula del consiglio comunale è la sede istituzionale dove presentare osservazioni: le pagine Facebook non fanno testo, si rimane solo ingarbugliati in una cassa di risonanza. A questo punto - ha proseguito il Sindaco -visto che vengono veicolate queste informazioni lesive per l'ente, valuteremo anche il modo per tutelarci».