Paullo, il resoconto dell’assemblea sul prolungamento della MM3

L'assemblea svoltasi a Paullo che ha visto protagonisti i Sindaci del territorio e i promotori della raccolta firme, ha discusso anche di soluzioni alternative alla metropolitana, ma la linea ferrata resta l'obiettivo primario

Da sinistra: Franco Morabito, Giuseppe Alessi, Federico Lorenzini; Alessandro Meazza, Barbara Mingetto, Andrea Carlo

Da sinistra: Franco Morabito, Giuseppe Alessi, Federico Lorenzini; Alessandro Meazza, Barbara Mingetto, Andrea Carlo

«La Città Metropolitana dice che non vi è un bacino d’utenza tale da realizzare la metropolitana»

A Paullo si è svolta il 6 maggio un’assemblea che ha visto come protagonista della discussione la tanto attesa metropolitana, un tema, un obiettivo e un sogno che i cittadini del sud est Milano attendono di vedersi realizzare da almeno vent’anni. L’incontro ha visto la partecipazione di alcuni Sindaci del territorio quali: Federico Lorenzini (Paullo), Paolo Riccaboni (Spino d’Adda), Andrea Carlo (Settala), insieme al vice sindaco di Zelo Buon Persico Giuseppe Alessi, l’assessore di Paullo ai trasporti Franco Morabito e gli organizzatori della raccolta firme per il prolungamento della MM3, ovvero Alessandro Meazza e Barbara Mingetto, Presidente Regionale di Legambiente. I Comuni lungo l'asse della Paullese presentano problematiche condivise, ma anche obiettivi e opinioni, a partire da un dato di fatto: senza il supporto economico della Regione Lombardia e della Città Metropolitana, la realizzazione della MM3 è destinata a rimanere un’utopia

Il problema è che tali istituzioni sembrano proprio avere altre priorità: «La possibilità – spiega il sindaco di Paullo Lorenzini - della realizzazione del prolungamento in quest’area è stata ridimensionata. Dicono che non vi è un bacino d’utenza tale da richiedere un simile investimento, e i costi di gestione sarebbero troppo elevati, ma noi non la pensiamo così e insisteremo. Devono capire in Regione, in Provincia e anche a Milano che il nostro non può più essere considerato un “problema di zona”. Città Metropolitana deve guardare ai modelli europei e divenire una “smart-land” non una “smart-city” milano-centrica, prendendo in considerazione anche il nostro territorio fino al Cremasco e all’Alto Lodigiano». 

Nonostante sia giunta l’approvazione unanime nel Consiglio della Città Metropolitana del progetto della Busvia, l’obiettivo resta la costruzione di una linea ferrata, del tutto assente nel sud est Milano fino a Crema. La Busvia infatti rappresenta una soluzione intermedia, mentre il prolungamento della MM3 sarebbe la soluzione perfetta a lungo termine per il territorio attraversato dalla Paullese, sulla quale ogni giorno transitano ben 50.000 veicoli. Se si considera un simile bacino d’utenza, le 10.000 firme raccolte grazie alla campagna promossa da Legambiente e appoggiata dai Comuni interessati, rappresentano un forte segnale, e soprattutto la necessità dei cittadini di poter ricorrere a mezzi pubblici alternativi, così da diminuire le ore passate nel traffico quotidiano. I Pendolari residenti lungo l’asse della Paullese fino al Cremasco, che sono costretti a recarsi presso il capoluogo per lavorare, non possono che affidarsi ai propri veicoli, poiché anche il trasporto su gomma dovrà essere potenziato (grazie ad esempio alle corsie preferenziali del progetto della busvia), ma fino ad allora «non possono usufruire nemmeno di un treno – interviene Andrea Carlo, sindaco di Settala - vista l’assenza di una rete ferroviaria, infatti il nostro quadrante dal punto di vista del trasporto, è in assoluto il più svantaggiato. La busvia va bene, ma urge porre l’attenzione sulla metropolitana, operando un’oculata programmazione». 
Da sinistra: Franco Morabito, Paolo Riccaboni, Federico Lorenzini, Alessandro Meazza e Barbara Mingetto

Da sinistra: Franco Morabito, Paolo Riccaboni, Federico Lorenzini, Alessandro Meazza e Barbara Mingetto

«Bisogna organizzare una rete di trasporti pubblici efficienti tra Milano e il nostro quadrante»

Senza tralasciare l’urgenza della riqualificazione della Paullese, insieme al completamento del ponte di Zelo e dell’ultimo lotto della strada, sembra del tutto condivisa l’idea di far capire a Milano e alla Città Metropolitana, che il problema del traffico della Paullese insieme all’assenza di trasporti pubblici soddisfacenti nel sud est, sono problematiche che interessano direttamente anche i cittadini del capoluogo: «Dobbiamo far capire – continua il sindaco di Spino d’Adda Riccaboni - anche ai consigli di zona di Milano sud, che noi portiamo traffico, automobili, se convincessimo a firmare anche loro, allora le firme diventeranno decine di migliaia e otterremmo maggiore attenzione dalle Istituzioni. Tutti avranno benessere da metropolitana». Della stessa opinione è anche Alessandro Meazza di Legambiente che aggiunge: «Dobbiamo continuare con la raccolta firme (il sito è tuttora attivo) e organizzare anche una manifestazione per far sentire la voce dei cittadini. La metropolitana è troppo importante per abbattere traffico e inquinamento nella zona».  Dopo due anni il tavolo di coordinamento della Paullese è stato nuovamente riunito, mentre il Sindaco di Paullo dopo aver incontrato il Presidente della Quinta Commissione, Giuseppe Sala, sta attendendo notizie in merito a un incontro che quest’ultimo ha promesso di organizzare insieme all’assessore Sorte, alla presenza di tutti i Comuni interessati al prolungamento della MM3, ma da allora è trascorso un mese. Il dato certo è che il Sud Est Milano è poco considerato dalle alte istituzioni, e se da un lato vi è una visione ottimistica sul progetto della metropolitana, dall'altro c’è un’attesa di vent’anni e una progettualità della ex Provincia del tutto anacronistica

Stefania Accosa

2 commenti

marco colombo :
Ormai questo prolungamento è un miraggio. Anche San Donato Milanese (est) lo attende da secoli! | mercoledì 11 maggio 2016 12:00 Rispondi
marco colombo :
Ormai il prolungamento è utopia. Sarebbe atteso anche a San Donato Est (Metanopoli). | mercoledì 11 maggio 2016 12:00 Rispondi