A Peschiera Borromeo il futuro passa dai…pali della luce

Risparmio energetico ed illuminazione “intelligente” sono le parole d’ordine del progetto dell'Amministrazione Molinari

Da sinistra: Caterina Molinari, Marco Righini, Franco Ornaro

Da sinistra: Caterina Molinari, Marco Righini, Franco Ornaro

Il modello è dato dalle città del nord Europa

Peschiera Borromeo vuole modernizzarsi dal punto di vista energetico, e per farlo l’Amministrazione Molinari ha un progetto ben preciso in mente. I peschieresi segnalano spesso vie e zone poco illuminate, indice di minore sicurezza, e a ciò si aggiunge una spesa considerevole del Comune per quanto riguarda l’illuminazione pubblica. L’Assessore Smart City e Vicesindaco Marco Righini, nel corso della conferenza indetta proprio per trattare le suddette problematiche e rispettive soluzioni, ha esposto il progetto dell’Amministrazione volto a dimostrare come l’acquisizione dei pali della luce da Enel Sole sarà strategico per il futuro della città. Attualmente Enel Sole possiede il 60% tra sostegni e punti luce di Peschiera Borromeo, e se è vero che da un lato la società effettua costantemente una manutenzione straordinaria e ordinaria degli stessi, dall’altro i suoi punti luce sono anche i più “energivori: «I pali Enel spiega l’assessore Righini – sono i più datati, obsoleti, e di conseguenza sono quelli che costano maggiormente al Comune per consumo energetico. Già sotto l’Amministrazione Falletta venne realizzata una mappatura dei pali e rispettivo consumo, ma venne abbandonata dal 2012. Secondo i rilievi effettuati, la maggior parte dei pali Enel – continua - sono “adeguabili” tramite gli appositi interventi. I pali di proprietà del Comune consumano meno poiché più recenti. La spesa annuale totale pesa, si tratta di circa 600mila euro suddivisi tra “bollette” e manutenzione. Dopo l’acquisizione dei pali Enel, ci sarà un efficientamento-risparmio energetico sostanziale, istituiremo una gara d’appalto per garantire una continua funzionalità, infatti la manutenzione ha un costo, inoltre potremo puntare alla realizzazione di una città smart».

Un’illuminazione “intelligente” per una città “smart”, che strizza l’occhio al modello dato dalle città del nord Europa, e reso possibile anche dall’appoggio di Città Metropolitana. Si va dal cablaggio in fibra ottica alle luci che si intensificano e accendono solo dopo aver rilevato la presenza di pedoni o di ciclisti sui rispettivi percorsi. Cosa prevede l’asset strategico per l’illuminazione pubblica previsto dal Comune? «Innanzitutto – prosegue Righini – copriremo tutti i luoghi pubblici maggiori, come scuole e parchi. L’ideazione di una città smart passa invece dall’adozione di illuminazione a led, targa system, autovelox (come deterrente), l’installazione di antenne particolari “narrow band”, sensori atti a rilevare l’inquinamento atmosferico e acustico, il conteggio del traffico, o la creazione di 2 o3 colonne di ricarica per veicoli elettrici. Essenziale infine sarà il cablaggio in fibra, ossia il passaggio delle fibre ottiche nei pali della luce, e in questo caso Città Metropolitana si è resa disponibile a cablarci. Inoltre un operatore di telefonia ci ha contattato per portare la fibra ottica in tutte le case. Per fare tutto ciò - continua - dobbiamo prima acquisire tutti i pali della luce del nostro territorio, poiché l’alternativa dove far passare la fibra sarebbe attraverso le fognature, ma questo richiederebbe un investimento troppo elevato. Realizzeremo tutti questi progetti grazie alla modalità di project financing, una parte terza privata finanzierà gli interventi tramite convenzione, al termine della quale tutto sarà di proprietà comunale. Intorno alla fine di Aprile - conclude - potremo lanciare il bando di gara europea, ed entro un anno da allora la città di Peschiera Borromeo avrà cambiato volto con la conversione all’illuminazione a led».