Colpo al bancomat di Peschiera: dimesso 1 dei superstiti al ribaltamento in Tangenziale

L’uomo è passato direttamente dalla camera d’ospedale alla cella del carcere. Ancora ricoverati invece i restanti 2 sopravvissuti

L'auto dei fuggitivi distrutta

L'auto dei fuggitivi distrutta Uno dei sopravvissuti dimesso dall'ospedale e trasferito in carcere

R.S., uno dei 3 sopravvissuti al cappottamento della Audi S6 su cui si trovava in fuga in compagnia dei complici dopo il fallito colpo al bancomat di Peschiera, è stato dimesso dall’ospedale. L’uomo, che era piantonato dai carabinieri presso l’istituto Humanitas di Rozzano, è stato trasferito direttamente in carcere. I suoi 2 complici ancora in vita, M.S. e C.S., sono invece tutt’ora ricoverati rispettivamente presso gli ospedali San Raffaele di Segrate e Niguarda di Milano dove, quando saranno a loro volta dimessi, seguiranno la stessa sorte di R.S. I 3 figurano come gli unici superstiti dal quintetto di rom, nel quale rientravano anche C.S. e D.S., che attorno alle 3:00 del mattino di sabato 31 gennaio ha dato l’assalto alla filiale della Banca Popolare dell'Emilia Romagna a Peschiera Borromeo, in via Liberazione. I componenti della banda, tutti rom imparentati tra loro e residenti tra il campo di via Negrotto a Milano e quello alle porte di San Donato, avevano saturato il bancomat della filiale con l’acetilene e lo avevano poi fatto esplodere. L’incredibile deflagrazione, che aveva praticamente devastato la banca ed aveva danneggiato anche le vetrine di alcuni negozi nelle vicinanze, non era riuscita tuttavia a far saltare lo sportello automatico. I malviventi erano quindi risaliti a bordo della loro Audi A6, risultata rubata lo scorso ottobre nella provincia di Monza – Brianza, e si erano dileguati, tallonati a breve distanza dai carabinieri. La fuga si era conclusa poco dopo sulla Paullese, all’altezza della rampa per la Tangenziale Est, dove l’Audi si è ribaltata ed accartocciata, provocando la morte di C.S. e D.S.
Redazione Web