L’Associazione Residenti San Bovio attacca Luca Zambon, accusandolo di “latitanza” in merito alla frazione peschierese

«In periodo elettorale tutti i candidati sindaco ci chiedono il voto, poi, una volta eletti, si dimenticano di noi. Ora però rivendichiamo il nostro diritto di contribuenti»

Pino Carraro

Pino Carraro

Non usa giri di parole Pino Carraro, presidente dell’Associazione Residenti San Bovio, puntando il dito contro il sindaco di Peschiera, Luca Zambon, accusato di “latitanza” in merito alle problematiche della frazione peschierese. «Tutti i candidati alla carica di sindaco – ha dichiarato Carraro in una nota - si rivolgono a noi, durante il periodo elettorale, chiamandoci “Caro elettore”, per chiederci il voto con delle promesse. Una volta eletti si dimenticano di noi che, oltre ad essere elettori, siamo soprattutto “Contribuenti”, il che vuol dire che l’amministrazione comunale la manteniamo noi, con le imposte e tasse. E anche questa volta si è ripetuto lo stesso rituale nonostante, fra le varie candidature, ci fossero facce nuove, giovani e pulite. Le promesse elettorali del sindaco Luca Zambon echeggiano ancora nell’aria di San Bovio». Il presidente di ARSB sottolinea come Luca Zambon, una volta eletto sindaco, con una maggioranza determinante sui 4 seggi della frazione di San Bovio, non si sia più visto né sentito durante tutto l’anno trascorso dalle elezioni. «Non siamo così sprovveduti da pensare – prosegue Carraro - che i nostri problemi venissero risolti tutti, come per magia, in un anno; ma ci saremmo aspettati almeno un incontro per informarci su quali promesse sarebbero state mantenute, con un po’ di pazienza, nel tempo». In tal senso viene rimarcato come, ormai da tempo, i residenti attendano una risposta ai ripetuti inviti rivolti al sindaco per intervenire ad una pubblica assemblea, volta ad illustrare i programmi in merito a problematiche e disservizi di San Bovio alla luce delle promesse elettorali.
«Il sindaco Zambon e la sua kafkiana maggioranza – ha commentato Carraro - sono stati presi, durante questo primo anno di governo, dagli interessi di partito e da quelli dei costruttori della frazione di Bellaria. E i nostri problemi? Quelli possono aspettare e, se tutto va bene, ci rivediamo alle prossime elezioni… Nel frattempo si è aperta una crisi, nella maggioranza consiliare e nella giunta, che ha evidenziato alcune ingerenze, esterne all’amministrazione, dei soliti poteri forti dietro le quinte». Il presidente dell’Associazione fa presente con amarezza che, intanto, coloro che ci hanno “messo la faccia”, vengono ogni giorno fermati dai residenti di San Bovio e interrogati sulla latitanza del sindaco, nel quale è stata riposta tanta fiducia. «Il nostro unico torto – prosegue Carraro - è quello di avere creduto, in buona fede, che un giovane, anche senza esperienza, ma con nuove idee di cambiamento e con una buona squadra, sarebbe stata una ottima scelta. Probabilmente ci siamo sbagliati e siamo comunque disposti a ricrederci. A tale proposito, in un paese dove nessuno riconosce i propri errori, ma sempre quelli degli altri, mi sento personalmente in dovere di chiedere  scusa ai residenti di San Bovio, ai quali ho chiesto il supporto per questo sindaco e al suo PD». «Al sindaco Zambon – conclude il presidente di ARSB con una stoccata polemica - ricordiamo che noi il nostro dovere di elettori l’abbiamo fatto, adesso rivendichiamo il diritto di  “Contribuenti”».

Redazione Web