Nuovo furto di rame al depuratore di Peschiera

Sottratti 2mila metri di cavi. Si tratta solo dell’ultimo di una lunga lista di episodi, che fortunatamente non hanno mai interrotto il funzionamento dell’impianto

Il depuratore di Peschiera

Il depuratore di Peschiera Ennesimo furto di rame ai danni della struttura

L’ennesimo furto di rame è andato in scena ai danni del depuratore di Peschiera che, oltre a Peschiera stessa e Segrate, tratta le acque della zona Est di Milano, per un bacino di utenza pari a 260mila abitanti. I predoni dell’ “oro rosso” sono entrati in scena nella notte tra giovedì 15 e venerdì 16 gennaio, avvicinandosi di soppiatto all’impianto dalle campagne circostanti. Dopo essersi aperti un varco attraverso la recinzione metallica esterna per mezzo di tronchesi, i componenti della banda hanno dato il via al loro blitz, impossessandosi di circa 2mila m di cavi di rame, per un valore stimato attorno ai 12mila euro. Il gruppo ha poi verosimilmente caricato tutta la refurtiva su alcuni furgoni, per poi far perdere le proprie tracce. I malviventi hanno agito in modo fulmineo, incuranti persino dell’entrata in funzione del sistema d’allarme, che ha richiamato sul posto la vigilanza privata. All’arrivo delle guardie giurate, però, dei rapinatori non c’era già più alcuna traccia. Si tratta di fatto solo dell’ultimo di una lunga serie di colpi di cui il depuratore peschierese è stato fatto oggetto, i quali ammontano ad almeno una dozzina negli ultimi mesi. Il più ingente risale allo scorso ottobre, quando i predoni di turno avevano sottratto rame per un valore complessivo di circa 50mila euro, muovendosi a bordo di una ruspa pare recuperata dalla cava di Mediglia. Nonostante la sequela di razzie, però, l’impianto peschierese non ha mai fortunatamente interrotto il proprio funzionamento, fatto che diversamente avrebbe comportato l’inquinamento delle acque.
Redazione Web