Peschiera Borromeo, in 150 al presidio contro la tendopoli

Gli organizzatori fermano alcuni facinorosi che volevano bloccare la Paullese per protesta contro il Prefetto

I cittadini presenti alla manifestazione contro la tendopoli

I cittadini presenti alla manifestazione contro la tendopoli

Cittadini perplessi dall'assenza del sindaco di Peschiera, Caterina Molinari

A Peschiera Borromeo la protesta nei confronti della tendopoli entra nel vivo. Alla manifestazione organizzata dal Comitato “No alla tendopoli dei 300 a Peschiera” hanno partecipato 150 persone. Tra i presenti vi erano i rappresentati di diversi movimenti politici del territorio, rigorosamente senza insegne.  Hanno partecipato anche alcuni  sindaci di Comuni limitrofi, assente invece il sindaco di Peschiera Borromeo Caterina Molinari. I cittadini interessati alla questione, si sono riuniti alle ore 18 di martedì 26 luglio in via Oriana Fallaci, proprio di fronte all’ex base dell’Aeronautica predisposta all’accoglienza di 300 persone. Uno dei punti maggiormente contestati riguarda proprio la modalità di ospitalità scelta dal Prefetto, ovvero la tendopoli, considerata una sistemazione non adatta ad una accoglienza dal volto umano e solidale in grado di sviluppare una veraintegrazione.   Inoltre il numero è molto elevato se si considerano le direttive del Viminale che parlano di 3 profughi ogni 1000 abitanti.

«È una soluzione irrealizzabile e irrealisticaha commentato il sindaco di Mediglia Paolo Bianchinon si può imporre un numero così elevato e per di più in un simile contesto. Inoltre è una questione che riguarda da vicino anche altri Comuni, poiché Mediglia e Pantigliate si trovano proprio qui accanto, e siamo collegati da piste ciclabili che renderebbero più agevole lo spostamento di chi si troverà qui dentro. Dobbiamo far sentire la nostra voce in Prefettura». A prendere la parola sono stati anche i cittadini, compreso un residente nelle vicine case di Bellaria che si è detto «vivamente preoccupato dal numero, e dalla conseguente perdita di valore degli appartamenti in zona». 

In molti chiedevano dove fosse il sindaco di Peschiera, Caterina Molinari, rimanendo interdetti dalla sua assenza, per questo hanno annunciato che presenzieranno giovedì sera al Consiglio Comunale, con l’obiettivo di «far sentire la propria voce di dissenso e chiederle una posizione chiara in merito».  Posizione limpida invece degli altri partiti, compreso il PD: «Diciamo no a 300 persone – ribadisce Lorenzo Chiapella, segretario del PD di Peschierail tetto massimo dovrebbe fermarsi a 50. Siamo anche contrari all’idea del Sindaco di voler imporre ad enti paratetici alcuni profughi. L’assenza di Molinari agli incontri sul tema, unitamente alla decisione di voler svolgere a porte chiuse il tavolo congiunto con i Sindaci, fa inoltre supporre come non sia disposta alla collaborazione con altre forze politiche. Ha sbagliato dal principio, quando al Prefetto ha riferito che avrebbe trovato lei delle soluzioni alternative. L’unica via da percorrere - conclude - per scongiurare l’arrivo di 300 persone, è ricorrere a Istituzioni superiori, come Città Metropolitana». 

Alcuni momenti "infervorati" si sono verificati quando un gruppetto di cittadini ha manifestato l’idea di occupare la Paullese, ma sono stati fatti desistere dagli organizzatori poiché avrebbero causato disagi ai pendolari i quali non meritano ulteriori problemi. Diversi quotidiani e telegiornali (sia nazionali che regionali) si sono interessati alla tendopoli prevista a Peschiera, ma tutto a livello burocratico è ancora statico, per questo motivo il prossimo passo potrebbe essere una manifestazione proprio di fronte alla Prefettura di Milano.

«Siamo veramente preoccupati - ha dichiarato Enrico Foti  portavoce del Comitato "No Tendopoli"- i numeri sono insostenibili. Oggi siamo qui per ribadire il nostro sostegno alle amministrazioni comunali del territorio, affinché si oppongano con ogni mezzo a questo progetto voluto dal Prefetto di Milano. Non è un problema solo di Peschiera Borromeo ma anche dei comuni limitrofi»

«Il Sindaco di Peschiera prenda una posizione chiara e netta in questa vicenda
- ribadisce Giulio Carnevale, portavoce del Comitato - , il problema va al di là delle posizioni politiche. Dovrebbe convocare una tavolo di confronto con la minoranza per trovare sponda in Regione Lombardia e in Città Metropolitana.  Invece questa mancanza di condivisione non fa altro che esasperare gli animi delle persone, che già vivono un momento sociale difficile e oggi si vedono cambiare il profilo della propria città con una decisione calata dall'alto».