Peschiera, i residenti di via Liberazione 16, chiedono attenzione: «noi dimenticati dall’ amministrazione comunale»

«Senza illuminazione, veicoli ad alta velocità, strada sterrata impraticabile, rifiuti e discariche pericolose, fossi maleodoranti, inquinamento acustico»

La protesta dei residenti

La protesta dei residenti

La segnalazione di Said giunge in redazione di buon ora: «Vi prego venite, dobbiamo denunciare una situazione insostenibile. Siamo dimenticati dall'amministrazione comunale». L’operaio di origine marocchina portavoce di un gruppo di residenti, ci invita a  visitare l’area intorno ai due palazzi di via Liberazione 16,  a pochi passi dalla Galleria Borromea e dal mega store di Pittarello. Nel condominio vivono 90 famiglie, più di trecento persone, in una zona ancora interessata dal completamento della zona commerciale. La pista ciclabile inaugurata qualche mese dopo della apertura della Galleria Borromea si interrompe in prossimità della stradina sterrata, che correndo lungo il condominio collega il passaggio ciclo pedonale al cavalcavia sulla Paullese. I condomini che amministrativamente si collocano nella frazione di Zeloforamagno, sono a tutti gli effetti parte integrante della frazione di Bellaria, da quando la strada di gronda omonima ha collegato l’area commerciale al quartiere di Bellaria e la Strada provinciale Paullese ha segnato il confine fra le frazioni peschieresi. «Che fine hanno fatto le barriere anti-rumore promesse? - chiedono i residenti- qui l’inquinamento acustico raggiunge livelli altissimi». La protesta riguarda anche il problema dell’illuminazione: «La sera, o quando piove – spiega il gruppo di cittadini- , le persone provenienti dal centro commerciale per prendere il cavalcavia di fronte a casa nostra, invece di percorrere il passaggio predisposto che passa dietro i nostri condomini, a causa della mancanza di illuminazione e dell’impraticabilità della stradina sterrata, percorrono la lento traffico di via Liberazione, rischiando la vita per l’alta velocità dei veicoli e la mancanza di segnalazione adeguata. Ogni volta che usciamo da casa corriamo il rischio di essere investiti, abbiamo chiesto un dosso prima del nostro portone, inutilmente».
Lungo la stradina sterrata corre anche un fosso maleodorante dove da anni secondo i residenti nessuno interviene a bonificare l’area da rifiuti di vario genere. Dall'acqua stagnante, raccontano, si levano colonie di zanzare che in estate rendono impossibile praticare la stradina che collega poi la ciclo pedonale al centro commerciale, al parco e alla Posta. «In inverno la stradina rimane infangata e spesso ghiacciata, molte persone scivolano rischiando la propria incolumità – continuano i residenti -, le staccionate che delimitano la recente pista ciclo-pedonale a sud dei condomini sono già in cattivo stato, non c’è manutenzione da anni, e nelle aree dei cantieri fermi, l’Ambrosia la fa da padrona».  I residenti vogliono fare sentire le proprie ragioni: «Non facciamo uscire i nostri figli, troppo pericoloso - ribadiscono gli abitanti dei due palazzi - . Il turista spazzino ha ripulito l’area, da molti rifiuti, ma la sera, complice l’illuminazione non funzionante, la zona diventa terra di nessuno,  vengono rotte bottiglie di vetro dappertutto e i prati sono pieni di cocci di vetri pericolosi per le persone e gli animali». Mentre stiamo per andar via, dopo aver documentato lo stato di degrado dell’area, uno dei presenti ci raccomanda: «Scrivetelo quello che avete visto, ci sentiamo discriminati, siamo stufi di leggere che vengono fatti interventi in ogni frazione e nella nostra zona non ci sono neanche i cestini per i rifiuti per strada».
Giulio Carnevale