Peschiera, il Sindaco lancia un appello ai privati per trovare una casa in affitto per la famiglia Jaghl: «Il comune contribuirà con 1200 euro»

Dipendente a tempo indeterminato con un reddito di circa € 21mila/anno non trova una casa in affitto per la moglie e i quattro figli; 47 famiglie in lista per una delle due case Aler disponibili e 50 famiglie in lista per due alloggi comunali. In apertura l'Agenzia dell'abitare per far incontrare domanda e offerta.

L'appello del sindaco Moretti per la famiglia di profughi siriani

L'appello del sindaco Moretti per la famiglia di profughi siriani

Moretti: «Gli assistenti sociali hanno fatto il proprio lavoro attenendosi ai regolamenti esistenti»

Lunedì sera 6 febbraio, finalmente il sig. Yahia Jaghl è stato ricevuto dal sindaco Augusto Moretti nel suo ufficio presso il Palazzo comunale.  Da 10 giorni Yahia Jaghl chiedeva di parlare con il sindaco Moretti per esporgli tutto il suo disagio per la situazione abitativa in cui versa la sua famiglia. «Aiutatemi a trovare una casa, voglio pagare, e provvedere alla mia famiglia. Vi scongiuro, date una possibilità a me e alla mia famiglia», questo è l’appello che Yahia Jaghl lancia alle Istituzioni. Dopo aver perso la sua casa, Yahia Jaghl, un siriano che vive in Italia da 1996 e a Peschiera dal 2003, è costretto ogni giorno a trovare una sistemazione di fortuna. Alcune notti ha anche dormito in macchina. La sua storia parla di una famiglia, padre, madre e quattro figli minorenni, con una grande dignità. Davanti alle difficoltà di salute prima del padre e poi dell’ultimo figlio, hanno fatto quadrato, hanno perso la casa ma l’uomo è riuscito a saldare il debito con l’Istituto di credito che aveva erogato il mutuo sul piccolo immobile di Canzo. 40 metri quadri dove la famiglia risiedeva fino al 20 gennaio 2023 perché costretti a lasciare la loro abitazione. 15 anni di rate pagate con enormi sacrifici perse. Yahia ha un lavoro a tempo indeterminato e sarebbe in grado di pagare un affitto, ma non riesce a trovare una sistemazione alternativa. I suoi figli sono il pensiero fisso di Yahia e della moglie Ayat. Ogni giorno il 55enne siriano si sveglia di mattino presto e inizia il servizio scuolabus per i suoi figli, i due più piccoli, gemelli di 9 anni, dormono con la madre da un amico di famiglia. Le due più grandi di 13 e 15 anni dormono a Cologno Monzese da un altro amico. Una volta recuperati i figli, utilizzando la piccola utilitaria di proprietà, li accompagna a scuola, tre frequentano l’Istituto Montalcini di Peschiera Borromeo, la più grande frequenta le scuole superiori  a Milano. Alla fine della giornata percorso inverso. Una vita infernale, 20 euro di carburante al giorno e tanto stress: «Non ce la faccio più. Sono arrivato al limite. Coniugare questa situazione emergenziale, con le cure di mio figlio, la scuola dei ragazzi e  il mio lavoro è molto difficile», ci spiega Yahia. Un comunicato ufficiale dell’amministrazione comunale fa sapere che: «Oggetto dell’incontro la situazione relativa ai servizi abitativi pubblici nella nostra Città: a Peschiera Borromeo attualmente sono infatti 47 le famiglie in graduatoria ALER per due alloggi (in cui anche lui è inserito) e 50 quelle in lista d’attesa per altri due alloggi di proprietà comunale. Una situazione analoga a tanti altri comuni, e che vede l’Amministrazione di Peschiera nello specifico impegnata nel progetto, ormai prossimo, dell’Agenzia dell’abitare. In questa struttura i peschieresi troveranno informazioni e supporto per le loro richieste abitative, agevolando l’incrocio domanda-offerta sul territorio: a questo scopo è in arrivo il nuovo accordo locale che mira ad offrire ai cittadini prezzi di affitto calmierati. La richiesta di abitazioni è infatti crescente ed il momento storico particolare, basti pensare alle 107 famiglie che nel 2022 hanno ricevuto dal Comune il bonus affitto di 1700 euro». Di seguito le dichiarazioni del Sindaco dopo l’incontro avvenuto con  la coppia di profughi: «Ho spiegato al sig.Yahia Jaghl che non è più in vigore la legge regionale che consentiva l’assegnazione di un alloggio in emergenza e che quindi gli assistenti sociali hanno fatto il proprio lavoro attenendosi ai regolamenti esistenti, che riguardano tutti i cittadini indistintamente. Voglio quindi lanciare per lui e la sua famiglia un appello al mercato privato: in virtù del suo reddito stabile che sfiora i 21.000 euro all’anno, che Yahia Jaghl ha pubblicamente dichiarato ai media e che emerge dalle carte essendo un dipendente a tempo indeterminato (a cui si aggiungono i contributi economici pubblici che riceve a sostegno della famiglia) ed in virtù dell’aiuto che il Comune di Peschiera Borromeo è intenzionato a continuare a dargli come fa già da molti anni, mi auguro che un privato decida di affittargli una casa. Il Comune – continua il sindaco di Peschiera Borromeo Augusto Moretti - contribuirà con 1200 euro una tantum alla stipula del contratto, da versare al proprietario della casa direttamente, e aiuterà Yahia Jaghl a partecipare al bando affitti 2023 e al bando utenze energia per avere i relativi contributi».
Per quante notti ancora questa famiglia continuerà ad essere divisa?
Giulio Carnevale
«Quando il giornalismo tornerà a essere 'buon giornalismo', informandosi prima di scrivere articoli che strumentalizzano situazioni di vera o presunta difficoltà, forse il nostro Paese e il nostro Comune ricominceranno a essere un posto migliore»
Cit. Beatrice Rossetti Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Peschiera Borromeo