Peschiera, la guardia medica di via Carducci verrà trasferita

Resta la CRI ma il Servizio di Continuità Assistenziale lascerà in data da destinarsi via Carducci 7: in futuro le visite domiciliari partiranno da Paullo, tra l'incredulità generale

«Questa decisione creerà disagi anche alla Croce Rossa»

Cosa resterà a Peschiera in termini socio-sanitari? In teoria, più una città si espande, più aumentano i servizi. Nel caso di Peschiera Borromeo però, sta accadendo l’esatto contrario. La Regione ha prima deciso di trasferire la maggior parte dei servizi del poliambulatorio dell’ex ASL Milano 2 di via Matteotti, per poi aggravare la situazione assistenziale dei peschieresi. Infatti anche la guardia medica sita in via Carducci 7 è destinata al trasferimento. La data è ancora da scoprire, eppure già da quest’estate avrebbe potuto dire addio alla sede storica passando in via Matteotti, ma è stato tutto rimandato. È solo una questione di tempo. Vi è un contratto che la lega alla Croce Rossa Italiana (in via Carducci da ben 33 anni), con scadenza il 31-12-2016. In virtù di tale contratto, esso potrebbe essere rispettato fino a dicembre, poi il futuro del Servizio di Continuità Assistenziale sarà altrove. Il servizio di domicilio è previsto che parta dalla (non) vicina Paullo, mentre il servizio ambulatoriale si trasferirebbe in via Matteotti fino a tarda serata, ma anche qui vi sono dei passaggi poco chiari.

«La trasformazione dell’Asl in ASST sta creando solo disagi – spiega il Presidente del Comitato Locale CRI Renato Emasie a causa delle voci del trasloco a Paullo del Servizio di Continuità Assistenziale, molti medici hanno chiesto il trasferimento. Gli orari e l’area di azione diverrebbero ingestibili. Peschiera è sempre stato il Comune capofila, anche per quanto concerne la guardia medica, eppure stanno operando dei tagli insensati a scapito dei peschieresi, che sarebbero costretti a rivolgersi a Paullo e San Donato Milanese. Inoltre questa decisione creerà scompiglio anche alla Croce Rossa Italiana. Infatti – continua – se un residente a Linate avesse bisogno di una visita a domicilio, non vedendo arrivare in tempi ragionevoli il medico (che si trova a Paullo) si rivolgerà sicuramente a noi per un pronto intervento. Purtroppo le persone non sanno che andare al Pronto Soccorso con l’ambulanza non sia sinonimo di accesso primario. Qualora dichiarassero un codice bianco saremmo costretti ad attendere in ospedale le ore con il malato in barella, ciò significa che non potremmo operare altri viaggi. Il sistema andrebbe in tilt in caso numerose chiamate al 118». 

Nel caso di via Matteotti, il trasferimento è da ricondurre al fatto che l’ASST «ha rilevato una scarsa fruizione dei servizi specialistici», ma quali sono le motivazioni per la guardia medica di via Carducci? «Qui – conclude il Presidente Emasi – parliamo di una struttura funzionante a pieno ritmo che offre da sempre un servizio efficiente e di alta qualità ai cittadini a tutte le ore. Basti pensare a coloro che hanno bisogno di ricette, prescrizioni e visite a domicilio, ma le cose cambieranno, anche se la CRI da qua non si sposta». 

L’ASST ha preso decisioni discutibili senza minimamente considerare le problematiche derivanti da esse. A Peschiera il trasporto pubblico è carente e soprattutto gli anziani avranno difficoltà a raggiungere le città maggiormente servite. Resta inoltre il mistero del perché la città di Paullo, che conta quasi la metà dei residenti di Peschiera, potrà fare affidamento su un’assistenza sanitaria completa e migliore, surclassando così il Comune capofila. 


Stefania Accosa

1 commenti

laura :
Sono sempre più allibita, posiamo la prima pietra per un circo e non abbiamo le necessità primarie come una guardia medica a domicilio? ma dove siamo arrivati? sempre più convinta di lasciare questo paese | martedì 20 settembre 2016 12:00 Rispondi