Una truffa informatica ordita nei minimi dettagli e con indubbia competenza, che ha permesso di trarre in inganno diverse aziende in tutto il territorio, l’ultima delle quali è stata la Eure Inox di Mezzate, a Peschiera. Il raggiro è costato all’azienda peschierese alcune tonnellate di tondini in ferro per un valore complessivo pari a 42mila euro, ovviamente mai pagati. I truffatori si sono spacciati per Ansaldo, uno dei gruppi industriali più storici e prestigiosi d’Italia, di cui avevano clonato alla perfezione sito internet e mail. Proprio attraverso quest’ultima hanno contattato l’azienda peschierese, ordinando un carico da 12 tonnellate di tondini di ferro di vari diametri, per un valore complessivo di circa 100mila euro. I committenti, sfruttando il marchio di Ansaldo, hanno precisato che un ordine così cospicuo era necessario per soddisfare un’urgenza improvvisa e, per questo, la consegna sarebbe dovuta avvenire in un’unica soluzione. Quando, però, i sedicenti acquirenti hanno rigettato la proposta di pagamento anticipato avanzata da Eure Inox, il titolare della ditta è rimasto sorpreso, così ha deciso di suddividere la partita in due lotti. La prima tranche di materiale, per un valore complessivo pari a 42mila euro, è stata puntualmente consegnata ad un corriere (reale, ignaro della truffa) incaricato del ritiro, che avrebbe poi dovuto affidarla ad un secondo fattorino, complice dei truffatori. Come facile immaginare, il pagamento per la merce fornita non è mai stato effettuato e, contestualmente, sito e mail contraffatti sono stati cancellati. Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Peschiera che hanno già rilevato altri raggiri simili orditi utilizzando indebitamente il nome di importanti società, come Saipem e Fincantieri, probabilmente dalla stessa banda di pirati informatici.