Riapertura del processo De Nando: «Totale ammirazione per una mamma coraggio, la signora Elisabetta Cipollone»

Il commento di ASAPS, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, dopo la notizia che l’investitore del giovane peschierese tornerà in Tribunale

Vittime della strada

Vittime della strada

«Brava signora Elisabetta, il Suo Andrea sarà orgoglioso di Lei!». Così Giordano Biserni, presidente dell’ Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, ha commentato la notizia che a breve verrà riaperto il processo a carico di A.C., l’automobilista medigliese condannato in via definitiva per aver investito e ucciso Andrea De Nando. «La nostra ammirazione totale per una mamma coraggio, la signora Elisabetta. All’omicida di suo figlio Andrea De Nando, ucciso sulle strisce pedonali, condannato alla ridicola pena di 3 anni e 8 mesi (un solo mese scontato...) nessuno aveva pensato di sospendere la patente dopo la condanna. Ora, anche se è già stata emessa la sentenza definitiva della Cassazione, si torna indietro per l’applicazione di questa sanzione accessoria obbligatoria. Si tratta di un caso più unico che raro». «Purtroppo è andata così – ha spiegato la mamma di Andrea - , nei precedenti 3 gradi di giudizio nessuno si è mai ricordato della patente. L’automobilista che ha ucciso mio figlio si è tenuto in tasca la patente fino al momento della condanna, il documento gli era stato tolto per poco tempo solo dopo l’incidente. Si tratta di un grave errore, che adesso però può essere rimediato». Attiva da oltre 20 anni, ASAPS è impegnata quotidianamente nel settore della prevenzione e della sicurezza sulle strade.
Redazione Web