San Bovio: il corteo funebre arriva per la tumulazione, ma il cimitero è chiuso

Peschiera Borromeo: gli incaricalti dell'azienda appaltatrice non erano stati avvisati per tempo. La famiglia del defunto chiede le scuse ufficiali del Comune

Accompagnano la bara del loro caro sino al campo santo per la tumulazione, ma quando raggiungono l’ingresso del cimitero lo trovano sorprendentemente semichiuso, senza nessun operatore ad accogliere il feretro. Mai i congiunti del sanboviese A.P., il cui funerale si è svolto nel pomeriggio di sabato 11 aprile scorso, avrebbero potuto aspettarsi un così grossolano disservizio. Sulle prime il corteo ha sostato per circa 1 ora davanti al cancello del cimitero nella speranza che qualcuno si facesse vivo. Dopo una vana attesa, i parenti del defunto hanno deciso di contattare il numero per le emergenze riportato su un cartello affisso all’ingresso, salvo però constatare come il numero in questione non fosse più attivo. A quel punto, in un’atmosfera di crescente indignazione, i presenti hanno tempestato di chiamate le forze dell’ordine, sino all’arrivo in loco di una volante dei carabinieri che ha provveduto a verbalizzare i fatti. 
«Dopo circa 1 ora e 15 minuti – ha raccontato un amico del defunto – sono arrivati i vigili e ci hanno fatto sapere di aver interpellato il Comune, che a sua volta si scusava della mancata comunicazione all'impresa che doveva tumulare la salma. Gli operai sono arrivati dopo le 18:00 dicendo che loro erano stati avvisati solo un momento prima. Poi non disponevano neppure di mezzi adeguati per issare la bara fino all'ultima fila dei loculi. Solo intorno alle 18:30 il caro amico è stato infine tumulato». L’intera questione è stata riportata al Comune dall’Associazione “Quei Bovi di San Bovio”, resasi portavoce del risentimento della famiglia, la quale chiede scuse ufficiali per quanto accaduto.   
Redazione Web