Scuole, caos a Mezzate: i genitori non iscrivono i figli alla classe prima e il sistema va in tilt

Il Provveditorato nega la formazione di due classi prime, ordinando il sorteggio degli alunni, poi accoglie la richiesta iniziale ma è troppo tardi, e i genitori sono sconcertati

La scuola di Mezzate

La scuola di Mezzate

La rabbia dei genitori di Mezzate e l'odissea per iscrivere i propri figli alla Scuola Primaria

Peschiera Borromeo - Solo trentuno bambini iscritti alla classe prima, della  scuola primaria "Galileo Galilei" di Mezzate, parecchie famiglie optano per la scuola elementare De Amicis di Bettola, e il sistema va in tilt. Le due scuole peschieresi sfanno parte di due istituti comprensivi differenti. La scuola di Mezzate in piazza della Costituzione 4 fa parte dell' ICS Montalcini, mentre la scuola De Amicis di Bettola in via Goldoni 1, fa parte dell'ICS De André. I genitori che hanno iscritto i propri figli alla classe prima della Scuola Primaria di Mezzate  hanno infatti subito enormi disagi. Tutto ha inizio nel mese di giugno, quando il professore Palladino, allora preside dell’Istituto, ha convocato dopo un’allarmante comunicazione, i genitori dei bambini iscritti a febbraio a Mezzate: «Molti genitori di bambini residenti a Mezzate, hanno scelto di iscrivere i loro figli all'Istituto De Andrè di Bettola, per cui non ci sono sufficienti iscrizioni per poter formare due classi prime alla Primaria di Mezzate» (n.d.r. Per quale motivo?). Lo stesso Vincenzo Palladino ha spiegato: «A febbraio, termine ultimo per le iscrizioni, ho fatto prontamente richiesta di organico al Provveditorato per formare due classi, che è stata poi negata». Ai genitori è stato quindi comunicato che il numero di bambini iscritti, ovvero trentuno, non sarebbero stati sufficienti per formare due classi, bensì solo una da venticinque persone. Ciò significa che sei bambini sarebbero stati esclusi dalla scuola, ma come selezionarli? Sarebbero stati salvi: i bambini con fratelli nella stessa scuola, i bambini con fratelli nell'adiacente scuola materna Montalcini. A fine giugno, è tempo di selezionare i sei bambini che dovranno iscriversi nel distaccamento di Zelo Foramagno nella scuola elementare di via Carducci, e il metodo scelto è quello del sorteggio. Vengono infatti sorteggiati due bambini (poiché gli altri quattro avevano già formulato il nullaosta per cambiare scuola: una “pesca della sfortuna” a cui partecipano i genitori in un’atmosfera surreale.Tra i nomi sorteggiati figura anche L.P., tra lo sconforto dei genitori: «Siamo corsi ad iscriverlo – racconta la madre –  il giorno successivo, all’Istituto De Andrè di Bettola, e non alla primaria Montalcini di Zelo Foramagno, ma il problema è che non esiste al momento un servizio scuolabus Mezzate – Bettola. Come farà nostro figlio ad arrivare a scuola?». Sembra una vicenda conclusa, ma non è così. A fine agosto, la Segreteria dell’Istituto Montalcini ricontatta gli “esclusi”, proponendogli il ritorno alla scuola iniziale. Un bambino ha rinunciato, quindi verranno formate due classi da 15 bambini ciascuna. Il motivo di tanta attesa è da ricondurre al Provveditorato: «Lo avevo ricontattato – spiega Palladino exdirigente scolastico dell'ICS Montalcini  – supportando la mia richiesta iniziale (ovvero formare due classi) con numerose motivazioni, quali la distanza dagli altri Istituti, la presenza di parenti nella frazione…e finalmente il Provveditorato mi ha rilasciato il via libera, così da poter contattare i genitori dei sei alunni, dei quali solo uno non era disposto a tornare». In attesa della riconferma dei trenta alunni, i genitori attendono ulteriori comunicazioni, che non arrivano. I genitori di LP non si danno per vinti, esigono spiegazioni e riescono finalmente a contattare il Preside Palladino il 25 agosto ma niente da fare bisognava ancora attendere. Nel frattempo, dal primo settembre, il dirigente dell'ICS Montalcini, è andato in pensione. Qualche giorno dopo i genitori contattano nuovamente la segreteria dell’istituto e la risposta è distaccata e tranciante: «Le due classi non si fanno». «Non sapevo se ridere o piangere -  ci riferisce la mamma di LP - non si sono nemmeno degnati di telefonarci per comunicarcelo. L'ex Dirigente ha preso tempo fino al momento della pensione per lavarsene le mani. Beh direi – conclude - che chi come noi ha scelto di vivere a Mezzate per via dei servizi scolastici dovrebbe davvero ripensarci.  Abbiamo chiesto all’ex-Preside il motivo di tutto questo: «Il Provveditorato - ha ribadito l'ex dirigente scolastico - venuto a conoscenza del fatto che i genitori avevano già iscritto i bambini in altri Istituti, hanno cambiato idea. Ho fatto – specifica Palladino – davvero l’impossibile, tanto che la richiesta iniziale è stata approvata, ma la tempistica ha creato questo disguido».

Stefania Accosa