Venticinque giorni senza corrente, la spiacevole Odissea di un peschierese di San Bovio

Per un'errore tecnico Enel energia gli stacca la corrente per quasi un mese. Ora l'uomo chiede un risarcimento danni

Rimanere per venticinque giorni senza corrente elettrica nella propria abitazione. É un vero incubo quello vissuto da un cittadino di Peschiera Borromeo che preferisce rimanere anonimo. Comincia tutto il 2 Agosto quando l'uomo torna a casa dopo una dura giornata di lavoro. La corrente elettrica della sua abitazione non funziona. Immediata la richiesta di spiegazioni ad Enel Energia che gli risponde con una frase singolare: «Nel suo contatore risulta il subentro di un'altra persona». L'utenza della sua casa, che abita ormai da vent'anni, è ora a nome di una signora sconosciuta da cui l'uomo cerca immediatamente spiegazioni. Essa dichiara di essere inconsapevole della faccenda e che recentemente ha richiesto un cambio di utenza da Milano a Sesto San Giovanni. L'arcano viene così rivelato. Qualcuno in Enel ha sbagliato nel trasferire l'utenza ed anzichè disattivare il contatore di Milano, ha disattivato quello a San Bovio, per poi riattivarlo a Sesto San Giovanni. Scoperti i motivi che hanno generato l'incresciosa situazione, l'uomo contatta immediatamente Enel per far si che l'azienda riportasse la situazione al suo stato originario:« Non possiamo -si sente rispondere dall'addetto al call center- dobbiamo seguire l'iter necessario per la riattivazione». L'uomo è costretto così ad affittare una camera d'albergo insieme al figlio per poter affrontare venticinque lunghissimi giorni. Il tempo passa e, dopo quasi un mese ed a seguito di una denuncia per interruzione del pubblico servizio, il 25 Agosto la corrente viene riattivata. «In questo mese -racconta la vittima ai microfoni di 7giorni- non ho potuto utilizzare il mio ufficio che ha sede nella mia abitazione. Ho dovuto gettare tutte le cibarie che conservavo in casa. Ho dovuto pagare di tasca mia l'affitto di una camera d'albergo. Il minimo che possa chiedere ad Enel è il pagamento dei danni». L'ammontare del risarcimento richiesto non è ancora stato quantificato, ma questo appare sacrosanto per quanto subito dal cittadino, monetariamente e psicologicamente.