La questione della chiusura della scuola dell’Infanzia di Bolgiano, sede staccata del plesso di via Martiri di Cefalonia, è tornata ad animare i banchi della politica sandonatese nel corso del Consiglio comunale di giovedì 4 giugno scorso. L’assemblea cittadina, infatti, si è riunita per discutere la petizione che, nei mesi scorsi, era stata lanciata dal Comitato Genitori San Donato, che aveva organizzato numerosi banchetti in vari punti della città, accompagnati da una raccolta firme on-line. Forte di un riscontro molto massiccio, che ha visto la raccolta di oltre 2mila firme, la petizione è stata consegnata al Comune, per una discussione e una votazione ad hoc. La riunione, che si è svolta in un clima particolarmente acceso, ha visto scontrarsi ancora una volta da una parte la maggioranza di governo, ferma sulla decisione della serrata, e dall’altra i genitori e la minoranza, che hanno invece difeso a spada tratta la “sopravvivenza” del plesso. La votazione finale, forte di 12 voti favorevoli e 9 contrari, ha definitivamente sancito la dismissione delle 2 sessioni ospitate a Bolgiano. 

«Quella che può sembrare solo una sconfitta dei genitori, insegnanti e consiglieri di minoranza (da destra a sinistra) – ha commentato il Comitato Genitori - , che coesi hanno tentato fino all'ultimo di far ascoltare la voce di molti cittadini e soprattutto dei bambini, è in realtà una grande sconfitta dell'ascolto proattivo, della collaborazione e del "costruire fianco a fianco", cittadini e Amministrazione Comunale insieme. Purtroppo non ci sono state risposte concrete sulla vera motivazione che ha portato alla chiusura di una scuola statale tanto benvoluta, se non quella di una "spalmatura" a tavolino dei bambini. Nessuna risposta sull'utilizzo dei locali di Bolgiano». Dal canto proprio il sindaco, Andrea Checchi, ha respinto ogni accusa, ribadendo come la chiusura di Bolgiano sia maturata da un percorso condiviso e da un dialogo che, da parte dell’Amministrazione, non è mai mancato.