San Donato: arrestato maestro di ballo spacciatore

L’uomo, un cubano di 37 anni, aveva alle spalle vari precedenti per spaccio e rapina impropria. È stato inseguito e fermato con 25gr di marijuana

Per evitare l’arresto ha anche aggredito i carabinieri

Di giorno maestro di ballo, di notte spacciatore. Il cubano 37enne J.C.A., residente a San Donato, è stato arrestato a Milano nel pomeriggio di sabato 29 aprile dai carabinieri della Compagnia di San Donato, al termine di un inseguimento a piedi che ha visto il caraibico aggredire con violenza i militari. L’uomo era considerato un soggetto particolarmente problematico: non solo, infatti, aveva alle spalle diversi precedenti proprio per spaccio di droga, ma si era reso colpevole anche di rapina impropria ed era stato affidato in prova si Servizi sociali, con ordinanza emessa dal Tribunale di Milano nel marzo scorso. Tuttavia i carabinieri sandonatesi erano convinti che J.C.A. vendesse ancora stupefacenti e così sono andati a cercarlo a Milano, in zona Corvetto, dove avevano scoperto che il 37enne “bazzicava” ultimamente. Le auto civetta dell’Arma lo hanno incrociato mentre transitavano in via dei Cinquecento e si sono avvicinati per procedere ad un controllo. Non appena i carabinieri in borghese hanno estratto il loro tesserino di riconoscimento, però, con uno scatto felino il cubano si è allontanato a tutta velocità, subito inseguito da uno dei militari. Appena girato l’angolo J.C.A. si è visto sbarrare la strada da una seconda pattuglia, così ha tentato di nascondersi nell’androne di un palazzo, sbattendo letteralmente il portone in faccia ai carabinieri che lo tallonavano. Alla fine questi ultimi sono riusciti ad entrare ed a bloccare il loro sospettato che però ha cominciato a scalciare e sgomitare, finché le forze dell’ordine non hanno calmato una volta per tutte i suoi bollenti spiriti. La perquisizione corporale cui il 37enne è stato subito dopo sottoposto ha portato al rinvenimento di due buste di plastica, contenenti in tutto 25gr di marijuana. Alla luce dell’accaduto, quindi, per J.C.A. è scattato l’arresto per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, cui si è aggiunta l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice del Tribunale di Milano, invece, gli ha revocato l’affidamento in prova ai Servizi sociali e lo ha spedito dritto in carcere.
Redazione Web