San Donato, ladro morto mentre rubava nella piattaforma ecologica, la famiglia chiede i danni

La famiglia ha chiesto i danni al Comune e alla ditta che produce i cassonetti: dopo esservi introdotto, il coperchio ha ceduto e lo ha schiacciato

Foto del 16 settembre 2013 (da

Foto del 16 settembre 2013 (da "Il Giorno"), la data in cui si verificò il fatto

Il sospetto è che la famiglia non sia però interessata a portare il caso davanti a un Giudice

San Donato Milanese, la serata era finita in tragedia per un ladro di origini romene, che due anni fa cercò di introdursi nel cassonetto di una piattaforma ecologica per trafugarne il contenuto, rimanendo però schiacciato. Parte del cassonetto cedette colpendolo fortemente, ma preferì fuggire piuttosto che chiamare un’ambulanza, per poi morire poco dopo. Da quel settembre è passato molto tempo, ma ora è appena giunta a Roberto Ardenghi, titolare della ditta che produce i cassonetti,  una lettera inaspettata: la famiglia del ladro, morto durante “l’azione”, chiede un risarcimento, sia ad Ardenghi sia al Comune di San Donato. È il figlio della vittima che sta portando avanti l’azione legale, anche se l’obiettivo della famiglia sarebbe ricevere un compenso in denaro, per non portare il caso tra i banchi di un tribunale. Al centro del dibattito vi è il cassonetto di un’azienda di Lecco, infatti il decesso del ladro sarebbe attribuibile (in parte) ad esso, ma i Carabinieri avevano subito constatato come tutti i cassonetti della piattaforma ecologica avessero i certificati Ce e i coperchi regolari. Dopo aver chiesto i danni al Comune, ora però è il turno anche dell’azienda lecchese, anche se la perplessità è molta: Il coperchio era stato manomesso dal ladro, per questo motivo ha ceduto, altrimenti avrebbe continuato a funzionare perfettamente. L’assicurazione sarebbe disposta a riconoscere una somma per evitare una vertenza giudiziaria, ma non è dello stesso avviso l’imprenditore, che si è detto indisposto a scendere a patti  con chi cerca di attribuire colpe improprie, cercando di lucrare su una tragedia per la quale l’azienda non ha responsabilità.