Sangue al Comando della Polizia Locale di San Donato: mercoledì 5 luglio i funerali di Massimo Iussa e Massimo Schipa

L’Amministrazione sarà presente ad entrambe le cerimonie, che si terranno a San Donato e Lodi. Per gli agenti e i dipendenti del Comune prosegue il percorso di sostegno psicologico

Le bandiere abbassate davanti al Comune di San Donato

Le bandiere abbassate davanti al Comune di San Donato

Checchi: «In Municipio non esistono situazioni “fuori controllo”»

Dopo il dolore e lo sgomento per una tragedia che ha scosso una intera comunità, a San Donato è il tempo del cordoglio e della partecipazione. Nel pomeriggio di mercoledì 5 luglio, infatti, si svolgeranno i funerali del vicecomandante della Polizia Locale sandonatese, Massimo Iussa, e dell’agente Massimo Schipa, deceduti il 29 giugno scorso presso il Comando della Polizia Locale a seguito di un drammatico omicidio-suicidio commesso dal 52enne Schipa. La cerimonia per Iussa si svolgerà alle 15.30 presso la Cattedrale di Lodi, città di residenza del vicecomandante. Le esequie dell’agente Schipa saranno invece celebrate alle 15.00 a San Donato, dove Schipa abitava, presso la chiesa di San Donato Vescovo e Martire. Nel rispetto delle volontà delle famiglie, l’Amministrazione ha reso noto che presenzierà ad entrambe le esequie. Intanto, a pochi giorni dalla tragedia, il primo cittadino sandonatese, Andrea Checchi, ha voluto precisare: «Non scendendo nei dettagli per non violare il silenzio imposto dalle indagini in corso, ma mi sento in dovere di smentire categoricamente che nel Comando, e più in generale in Municipio, esistano situazioni “fuori controllo”, come qualche individuo ha espresso senza mezzi termini. Nessuna prevaricazione, tanto meno turni massacranti o continui dissidi sarebbero tollerati. In primis, dalla struttura costituita da dipendenti con un alto senso del dovere e rispetto delle istituzioni e, tantomeno, da noi Amministratori che poniamo come valore fondante delle nostre azioni il rispetto delle persone e delle regole». Il primo cittadino poi aggiunge: «Solo gli inquirenti e la Magistratura sono titolati e hanno gli strumenti per ricostruire questa tragedia. Le chiacchiere da bar che si sono lette in questi giorni non rendono onore alla nostra comunità e vanno solo ad aggravare il dolore di due famiglie». Dal Comune rendono infine noto che l’attività di sostegno psicologico per lo staff del Comando e per i dipendenti del Comune avviata subito dopo la tragedia sta tutt’ora proseguendo.
Redazione Web