Tenta di avvelenare il collega: in manette dipendente Eni a San Donato

La donna avrebbe iniettato dell’acido cloridrico nella bottiglietta d’acqua di un 41enne, trasportato in ospedale. La stessa, in passato, avrebbe perseguitato anche un’altra collega, con telefonate e imbrattamenti

Avrebbe cercato di avvelenare un collega 41enne mettendo dell'acido cloridrico nella bottiglietta d’acqua che aveva sulla scrivania. Per questo, martedì 28 agosto, i carabinieri della Compagnia di San Donato hanno arrestato per atti persecutori una dipendente 52enne dell’Eni di San Donato. L’uomo ha preso una sorsata dalla bottiglia ed ha subito avvertito un forte bruciore. Dopo essere stato visitato in ospedale, il 41enne ha raccontato ai militari che, nelle ultime settimane, aveva ricevuto molestie telefoniche in più occasioni da un numero privato. Successivi accertamenti hanno fatto emergere che un’altra lavoratrice Eni 35enne aveva sporto denuncia contro ignoti perché, a sua volta, era stata molestata telefonicamente e si era trovata imbrattate l’auto e la porta di casa con della vernice spray. Gli investigatori quindi hanno scoperto l’utenza da cui arrivavano le telefonate, risalendo così alla 52enne: nella sua borsetta hanno trovato una siringa e un piccolo flacone, con l’avvertenza che si trattava di una sostanza pericolosa, mentre presso il suo domicilio sono state rinvenute due bombolette di vernice spray. Alla luce di ciò, alla donna è stato contestato anche il tentato omicidio, sebbene lei abbia negato ogni accusa.
Redazione Web

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