Coltellate a San Giuliano: si sarebbe trattato di una spedizione punitiva

I carabinieri lavorano sull’ipotesi secondo cui, alla base dello scontro tra marocchini e albanesi, vi fosse un debito di droga non saldato, oppure un conflitto per contendersi il territorio dello spaccio

È caccia aperta agli aggressori. Intanto i feriti sono fuori pericolo

Non si sarebbe trattato di una rissa scoppiata casualmente. Ne sono convinti i carabinieri della Compagnia di San Donato, che indagano sul violento scontro tra un gruppo di marocchini ed uno di albanesi avvenuto in una pizzeria di via Carducci a San Giuliano, nella tarda serata di venerdì 3 novembre. Il lavoro investigativo si sta rivelando particolarmente complesso e meticoloso ma, in base ai primi riscontri, quanto accaduto va configurandosi come una vera e propria spedizione punitiva ordita dagli aggressori. In tal senso, le motivazioni della violenza perpetrata dagli uomini dell’Est, sembra albanesi, secondo i carabinieri sarebbero legate al traffico di stupefacenti. A tal proposito, le due piste maggiormente battute dagli inquirenti sono quelle di un debito di droga non saldato da parte dei marocchini feriti, oppure di un vero e proprio scontro tra bande per contendersi il territorio dello spaccio. Ulteriori sviluppi sono attesi prossimamente, sebbene i tempi di indagine non si prospettano brevi. I militari sandonatesi sono anche sulle tracce degli aggressori, ricercati per tentato omicidio, che si sospetta possano tentare di fuggire all’estero. Intanto migliorano le condizioni dei tre maghrebini raggiunti dai fendenti. Il 37enne ricoverato al Fatebenefratelli ed il 33enne in cura al Policlinico di San Donato sono ormai fuori pericolo e sono già stati ascoltati dagli inquirenti. Il più grave, il 33enne ricoverato al San Raffaele ed operato al fegato, è ancora in prognosi riservata, ma le sue condizioni sono stabili.
Redazione Web