Crack Genia Energia: Eni chiede al Comune di San Giuliano un risarcimento danni da 16mln di euro

La richiesta in merito ai pesanti debiti contratti nei confronti di Eni riguardo alcune forniture di gas. La società accusa l’ente pubblico di essere venuto meno al suo ruolo di controllo

Il sindaco sangiulianese, Marco Segala

Il sindaco sangiulianese, Marco Segala

Segala: «Già al lavoro per tutelare città e Comune»

«L'ennesima eredità negativa di cui la nostra Amministrazione deve farsi carico». Così il sindaco di San Giuliano, Marco Segala, ha commentato la nuova, pesante tegola, che si è abbattuta sulle già “affaticate” casse del Comune di San Giuliano. Nei giorni scorsi, infatti, l’Amministrazione ha ricevuto dal Tribunale di Lodi un atto di citazione per conto di Eni Spa che illustra dettagliatamente la questione del debito che Genia Energia, società satellite del gruppo Genia e fallita nel 2012, avrebbe contratto nei confronti del colosso degli idrocarburi. Nello specifico tale debito, relativo ad una serie di forniture di gas che la committente non avrebbe mai saldato ad Eni, sarebbe salito dai circa 5mln di euro del luglio 2009 agli oltre 23 del novembre 2014. Alla luce di ciò, Eni ha avanzato al Comune sangiulianese una maxi richiesta di risarcimento danni pari a 16mln di euro, imputando all’ente di “avere con colpa grave […] danneggiato i creditori sociali del gruppo Genia, fra i quali Eni, anche agendo in violazione dei suoi doveri di ente pubblico preposto al controllo della società in house Genia e conseguentemente dell’intero Gruppo Genia”. A questo punto, il nuovo scenario che si viene a delineare innescherebbe per il Comune una duplice spirale negativa. Da un lato, infatti, la richiesta avanzata da Eni metterebbe ancor a più dura prova un bilancio già in condizioni di forte precarietà per via dello stato di pre-dissesto. Dall’altro, potrebbe far saltare la proposta di concordato fallimentare pari a 6mln di euro che l’Amministrazione presenterà ai creditori, onde riportare in capo al Comune il patrimonio immobiliare della defunta multiservizi. In tal senso, Segala ha precisato: «Nel concordato fallimentare attualmente in fase di preparazione, insieme con gli avvocati, stiamo inserendo anche delle clausole di salvaguardia per la tenuta dei conti pubblici del nostro Ente. Qualora il concordato non venisse approvato dai creditori, è necessario agire a tutela del Comune e della città. Per dovere di trasparenza – aggiunge - abbiamo innanzitutto comunicato la notizia ai Revisori del Conto ed ai Consiglieri Comunali e siamo già in contatto con i legali di Eni per avviare un dialogo costruttivo. Il nostro Ente, come è noto, presenta una situazione economico-finanziaria complessa, già oggetto di un piano di  riequilibrio: Per questa ragione è assolutamente necessario esperire tutte le azioni che possano scongiurare l’aggravarsi di un quadro già di per sé precario». 
Redazione Web