Crack Genia: i creditori respingono la proposta di concordato fallimentare

Giudicati insufficienti i 6mln offerti per riportare in capo al Comune di San Giuliano i beni immobili in passato trasferiti all’ex multiservizi

L'ex sede di Genia a San Giuliano

L'ex sede di Genia a San Giuliano

Segala: «Presto una nuova proposta»

Fumata nera per la prima proposta di concordato fallimentare avanzata dal Comune di San Giuliano in merito al crack Genia. I creditori hanno infatti respinto i 6mln offerti dall’Amministrazione sangiulianese, e dilazionabili al 2020, per riportare in capo al Comune il patrimonio immobiliare che era stato trasferito all’ex municipalizzata, comprendente case popolari, scuole e impianti sportivi. «Le motivazioni alla base del rigetto non sono state rese note – commentano il primo cittadino, Marco Segala, e l’assessore al Bilancio, Mario Grioni -,  ma verosimilmente sarebbero legate alle grandezze economiche non allineate alle aspettative del comitato creditori di Genia spa e alle tempistiche di esecuzione prospettate. La decisione pervenuta chiaramente non ci soddisfa, ma non ci coglie certo impreparati: era infatti uno degli scenari possibili ipotizzati al momento della presentazione della proposta di concordato». Per questo, L’ Amministrazione si dice pronta a fare un nuovo tentativo. «Siamo già al lavoro con il legale – concludono Segala e Grioni - e al più presto, sentito il Curatore Fallimentare, riformuleremo una nuova proposta al fine di incontrare, per quanto possibile, il giudizio favorevole del comitato creditori. Ribadiamo l'interesse di rientrare in possesso del patrimonio pubblico, ma senza dimenticare al contempo la tutela degli interessi più generali della nostra comunità».
Redazione Web

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