Si trova tutt’ora ricoverata a Niguarda in gravi condizioni E.M., la consigliera comunale 26enne travolta e trascinata per decine di metri da un’auto nei giorni scorsi in pieno centro a Pavia. Le indagini serrate condotte dagli agenti della Questura pavese hanno appurato che, nella notte precedente la tragedia, la vettura che ha investito la giovane era stata inseguita dai carabinieri a San Giuliano, dopo un sospetto furto in villa. Era la serata di mercoledì 12 novembre quando E.M. è stata urtata violentemente da una Opel Insignia Bianca che procedeva contromano in via Strada Nuova, nei pressi dell’Università. Dopo l’impatto la 26enne era rimasta incastrata sotto l’auto, che l’aveva trascinata per diverse decine di metri sull’asfalto, per poi lasciarla riversa a terra sull’asfalto. Trovata la strada sbarrata da un autobus, i due malviventi a bordo erano stati costretti ad abbandonare la vettura in una strada secondaria ed a proseguire a piedi la loro fuga. All’interno dell’abitacolo della vettura gli investigatori avevano successivamente rinvenuto attrezzi da scasso e refurtiva di vario genere. La Opel, risultata rubata a ottobre in Brianza, era però stata avvistata dalle forze dell’ordine già il giorno precedente la tragedia di Pavia, quando cioè i carabinieri l’avevano inseguita a San Giuliano dopo la segnalazione di un furto in villa. Non è quindi da escludere che, in quella circostanza, a bordo della Insignia ci fossero gli stessi investitori della 26enne. Intanto, grazie alle testimonianze fornire dalle numerose persone che hanno assistito all’investimento di E.M., la polizia ha diffuso l’identikit di uno dei fuggitivi, descritto come un giovane tra i 25 e i 30 anni, glabro, con capelli corti, labbra sottili e occhi chiari.