Esclusa da un impiego per via del velo: 20enne di San Giuliano sarà risarcita

La giovane, di origine egiziana, non aveva ottenuto un lavoro in una fiera solo perché si era rifiutata di togliersi il velo. Si era allora rivolta a degli avvocati e alla fine la Corte d’Appello le ha dato ragione

Sara Mahmoud

Sara Mahmoud

Sancita la natura “discriminatoria” della sua esclusione

Era stata scartata alle selezioni per un impiego in una fiera solo perché indossa il velo, ma alla fine la sua tenacia le ha permesso di vedere riconosciuti i suoi diritti e la sua identità religiosa. La vicenda è quella di Sara Mahmoud, studentessa universitaria 20enne di San Giuliano, figlia di genitori egiziani residenti in Italia da molti anni, che è stata protagonista di una battaglia legale corredata di importanti risvolti culturali e di integrazione. Tutto ha avuto inizio circa due anni fa, quando Sara aveva inviato la sua candidatura ad una società di ricerca del personale per partecipare come hostess presso una fiera di scarpe che si doveva tenere a Milano. Come condizione per l’assunzione, però, l’azienda le aveva chiesto di togliersi il velo, adducendo motivi riguardanti le caratteristiche estetiche omogenee che dovevano avere le hostess ingaggiate per l'evento. Sara tuttavia si era rifiutata e, per tutta risposta, la sua candidatura era stata respinta. Non rassegnandosi a questo stato di cose, la 20enne si era quindi rivolta agli avvocati dell’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione), per sporgere denuncia e far valere i propri diritti. Dopo il pronunciamento da parte del Tribunale di Lodi, che inizialmente si era espresso a suo sfavore, i giudici della Corte d’Appello di Milano hanno di fatto ribaltato la sentenza di primo grado, stabilendo la natura “discriminatoria” dell’esclusione di Sara e condannando la società di selezione a risarcirla per 500 euro. «Abbiamo basato la nostra tesi difensiva – ha spiegato l'avvocato Alberto Guariso dell’Asgi – sul fatto che l'azienda possa mettere come condizione per l'assunzione la necessità che una donna islamica tolga il velo indossato per motivi religiosi solo se questo è essenziale per la prestazione lavorativa e se il sacrificio imposto alla lavoratrice è proporzionato all'interesse dell'azienda».
Redazione Web