Intasca 19mila euro grazie alla “truffa del suv”

Protagonista una truffatrice foggiana che, fingendo di vendere l’auto su internet, si è fatta inviare la scansione di un assegno, che poi ha clonato ed incassato all’ufficio postale di San Giuliano

La donna è stata individuata e denunciata

Il mondo di internet e, in particolare, quello delle vendite on-line, può offrire opportunità molto convenienti ed anche la possibilità di concludere ottimi acquisti. Quando un affare, però, sembra troppo vantaggioso per essere vero, allora forse dietro di esso si cela una truffa in piena regola. Lo ha scoperto a sue spese un operaio macedone di 43 anni residente in Piemonte, il quale voleva acquistare la vettura che sognava da tempo, una potente Range Rover Sport 3000. Così l’uomo si è messo alla ricerca di offerte in rete e si è imbattuto in un sito specializzato nella vendita di auto. Qui, pubblicata da una donna della provincia di Foggia, ha trovato l’inserzione della vettura che desiderava, offerta ad un prezzo molto basso. L’occasione gli è parsa imperdibile e così ha subito contattato la venditrice la quale, però, gli ha chiesto una prova dell’effettivo interesse all’acquisto, dato che i potenziali acquirenti erano davvero tanti. Il 43enne ha così inviato alla donna via mail la scansione di un assegno dal valore di 19mila euro, quello cioè che avrebbe utilizzato per pagarla una volta concluso l’acquisto. Dopodiché, però, della venditrice si sono perse completamente le tracce e, con sua grande sorpresa, l’operaio macedone si è clamorosamente trovato “alleggerito” di 19mila euro, proprio l’importo dell’assegno scansionato, risultato incassato presso l’ufficio postale di San Giuliano Milanese. A quel punto non gli è rimasto altro da fare se non denunciare la singolare vicenda ai carabinieri di Stresa i quali, svolti i necessari accertamenti, hanno alla fine individuato e denunciato per truffa la donna, una 36enne senza precedenti penali. In base a quanto ipotizzato dai militari, è possibile che la truffatrice, partendo dalla scansione ricevuta, abbia in qualche modo fatto falsificare o clonare il titolo di credito, riuscendo ad incassarlo. Resta tuttavia da capire i motivi per cui, da Foggia, si sia recata proprio a San Giuliano.
Redazione Web