Maxi-rissa tra bande rivali di marocchini: 5 arresti a San Giuliano

Due gruppi di nordafricani si sono affrontati in via Mazzini a colpi di spranga, calci, pugni e vari oggetti contundenti. A calmare gli animi ci hanno pensato i carabinieri della locale Tenenza

Uno dei facinorosi trasportato in ospedale col naso fratturato

Scene da guerriglia urbana a San Giuliano, in via Mazzini, dove bande rivali di nordafricani, tutti di nazionalità marocchina, si sono rese protagoniste di una maxi rissa terminata solo grazie all’intervento dei carabinieri. Il bilancio conclusivo parla di 5 persone fermate in flagranza di reato per rissa, un bastone ed un coltello da cucina con lama da 30cm sequestrati e una persona condotta in ospedale a Vizzolo per una commozione cerebrale e frattura del setto nasale. Tutto è accaduto nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 settembre. Ad accendere gli animi pare sia stato un tentativo di rapina che uno dei nordafricani avrebbe commesso ai danni di un connazionale, puntandogli un coltello da cucina alla gola. Almeno questo è quanto riferito ai carabinieri dalla presunta vittima dell’aggressione. Fatto sta che, ben presto, il gruppetto di contendenti si è radunato sotto le finestre delle case di via Mazzini ed ha iniziato a darsele di santa ragione. Dapprima sono volati calci, pugni e spintoni, poi si è passati alle armi improvvisate: una delle persone coinvolte ha brandito un bastone ed ha colpito con violenza inaudita uno degli avversari, che si è accasciato a terra in una pozza di sangue. A sedare la violenza ci hanno pensato i carabinieri della Tenenza sangiulianese, che hanno separato i picchiatori e poi li hanno tratti in arresto. A finire in manette sono stati complessivamente 5 marocchini che, dopo una notte passata in camera di sicurezza, sono stati condotti in Tribunale per il rito direttissimo. Il Giudice, dopo aver convalidato gli arresti, ha disposto la custodia cautelare in carcere per uno di loro, tre hanno invece ottenuto l’obbligo di presentazione per la firma presso la caserma di San Giuliano, mentre per il quinto fermato non sono state prese misure cautelari.      
Redazione Web