Museo di "Civiltà contadina di Luisa Carminati" di San Giuliano non sarà più ospitato presso Cascina Carlotta

Dal 29/12/2015 non è stato più rinnovato il comodato d'uso dell'immobile, per questo motivo il museo dovrà cercare una nuova sede entro il 31 Marzo 2016

«Ci piacerebbe molto che il museo fosse trasferito a Viboldone»

Il museo di "Civiltà contadina di Luisa Carminati" di San Giuliano non sarà più ospitato presso Cascina Carlotta.
Dal 29/12/2015 non è stato più rinnovato il comodato d'uso dell'immobile, per questo motivo si dovrà cercare una nuova sede entro il 31 Marzo 2016.
Il museo, nato e sviluppatosi nella Cascina Carlotta a partire dall'autunno del 1979, ad oggi occupa 7 locali e conta ben 1300 oggetti di uso contadino e 150 quadri, dipinti dalla stessa Luisa Carminati
per facilitare la comprensione dell'utilizzo degli strumenti da lavoro raccolti.

Il futuro della raccolta resta incerto. L'attuale proprietaria, Elisabetta Viganò, figlia di Luisa Carminati e Giovanni Viganò, vorrebbe che il museo continuasse a vivere possibilmente in quella stessa zona.
Il maggiore ostacolo sarà dato dal poco tempo lasciato a disposizione per la ricerca di una nuova sede e la vastità della galleria; Per questo motivo la campagna di sensibilizzazione si svilupperà su più fronti.
Elisabetta ha chiesto di essere ricevuta da Alessandro Lorenzano, sindaco di San Giuliano, dai responsabili del settore cultura della regione Lombardia e del Parco agricolo Sud Milano.
Parallelamente, gli amici del museo hanno provveduto a documentare l'esposizione attraverso riprese video e fotografie, curate dal film maker Giorgio Magarò e visionabili su YouTube. Inoltre è stata creata una
pagina Facebook, "Museo di civiltà contadina LUISA CARMINATI- San Giuliano", che raggruppa foto e informazioni utili.

«Ci piacerebbe molto che il museo fosse trasferito a Viboldone,- hanno affermato gli amici del museo- accanto all'abbazia romantica. Si potrebbe raggiungere facilmente grazie al passante ferroviario e contribuirebbe
alla rivalutazione del vecchio borgo, attualmente in stato d'abbandono»
. I tempi sono davvero molto stretti, dunque rivolgiamo un appello a istituzioni, associazioni e cittadini perché questa raccolta trovi una
nuova sede e non venga smembrata
.