Non riceve lo stipendio: operaio minaccia di buttarsi dal tetto di un’azienda di San Giuliano

L’uomo, un padre 35enne dipendente di una cooperativa che opera per il polo logistico Artoni, è stato ad un passo dal compiere un gesto estremo dettato dalla disperazione

Lo stabilimento Artoni di via Arno a San Giuliano

Lo stabilimento Artoni di via Arno a San Giuliano

Il lavoratore è sceso dal tetto solo dopo 3 ore di trattative con i carabinieri

Sono state 3 ore e mezza di ansia e tensione quelle vissute nel pomeriggio di venerdì 24 febbraio in via Arno a San Giuliano, presso le strutture che ospitano il centro operativo del corriere espresso Artoni. Un sangiulianese 35enne, padre di famiglia dipendente di una cooperativa di facchinaggio che opera presso il polo logistico, è infatti salito sul tetto di uno dei capannoni minacciando di buttarsi nel vuoto. L’allarme è scattato poco prima delle 14, quando il giovane si è arrampicato sulla cima del fabbricato dove è installato l’impianto fotovoltaico. Lamentando a gran voce il mancato pagamento delle ultime due mensilità dello stipendio e della tredicesima, il lavoratore ha espresso tutta la sua disperazione per una situazione non più sostenibile ed ha più volte manifestato l’intenzione di lanciarsi di sotto, qualora le sue richieste non fossero state accolte. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della Tenenza di San Giuliano e i colleghi della Compagnia di San Donato, assieme ad un’autoambulanza ed ai vigili del fuoco, pronti ad intervenire in caso di necessità. Le forze dell’ordine hanno immediatamente intavolato una trattativa con il 35enne, cercando di convincerlo a recedere dalle sue drammatiche intenzioni. In via Arno sono giunti anche una trentina di colleghi dell’uomo, che hanno aggiunto le loro voci nel tentativo di dissuaderlo. La grande paura è rientrata solo verso le 17.30, quando l’operaio ha deciso di scendere spontaneamente, facendo così tirare un sospiro di sollievo a tutti i presenti. In realtà, il drammatico pomeriggio di venerdì 24 febbraio si inserisce nel quadro della profonda crisi che ha colpito il gruppo Artoni, con la paventata chiusura di 19 filiali in tutta Italia e lo spettro di numerosi licenziamenti, che nelle ultime settimane ha dato adito a diverse manifestazioni su tutto il territorio nazionale. «Gli operai sono disperati – commentano le rappresentanze sindacali -: niente soldi, niente lavoro e un futuro sempre più incerto. In particolare il magazzino di via Arno a San Giuliano è chiuso da una settimana e 90 persone sono rimaste senza lavoro. Non prendono lo stipendio da due mesi, a Natale non è stata pagata nemmeno la tredicesima». Al momento la trattativa intavolata tra i sindacati e i vertici aziendali è entrata in una fase di stallo e la speranza è che le acque vengano smosse dall’incontro fissato il 1° marzo prossimo a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Redazione Web