San Giuliano: 4 indagati per la costruzione del centro commerciale di Zivido

A comunicarlo il sindaco, Alessandro Lorenzano. Le accuse sono di concorso in truffa, falso materiale e falso ideologico

Il Centro Commerciale San Giuliano

Il Centro Commerciale San Giuliano

Truffa aggravata ai danni di Amministrazione pubblica, falso ideologico e falso materiale. Sono questi i capi di imputazione formulati dalla Procura di Lecco all’indirizzo di 4 persone, tutte coinvolte a vario titolo nella realizzazione del Centro Commerciale San Giuliano, a Zivido. Si tratta di un dirigente del Comune sangiulianese, che nel 2009 ratificò la riconversione commerciale dell’area, un notaio di Lecco, il presidente della società di progetto Sinergy One srl, che ha realizzato la struttura, e l’amministratore delegato di Esselunga. Il Centro Commerciale San Giuliano, che comprende un agglomerato di negozi, un cinema multisala e un supermercato Esselunga, è stato realizzato nell’ambito del Piano Integrato di Intervento (PII) denominato “ex Blue Residence”, dal nome dell’ecomostro risalente a Italia ’90, albergo di fatto mai completato e demolito proprio per lasciar posto al polo commerciale. A dare notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati delle 4 persone è stato lo stesso sindaco sangiulianese, Alessandro Lorenzano, il quale ha precisato che la Procura di Lecco si è mossa a seguito di un esposto presentato dalla stessa Amministrazione. La motivazione del provvedimento, che giunge al termine della fase istruttoria delle indagini, nasce dal fatto che la ratifica della convenzione nel 2009, seguita l’anno successivo dal permesso di costruire, avvenne dopo che furono depositati solo poco più di 6mln di euro di fideiussioni. A questa inchiesta, ha fatto poi sapere il primo cittadino, se ne aggiunge un’altra ancora aperta da parte della Procura di Lodi, secondo la quale le imprese appaltatrici dei lavori vanterebbero ancora 1,5mln di crediti arretrati da parte dei committenti.
Redazione Web