Sequestrati a San Giuliano due quintali di marijuana, per un valore di quasi 2mln di euro

Lo stupefacente è stato trovato all’interno di un negozio specializzato nella vendita di canapa legale. Il titolare è stato denunciato con l’accusa di traffico di sostanze psicotrope

Parte del materiale sequestrato dalle Fiamme Gialle nel magazzino

Parte del materiale sequestrato dalle Fiamme Gialle nel magazzino

L’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza di Melegnano

Importante successo investigativo della Guardia di Finanza di Melegnano, in collaborazione con i colleghi della tenenza di Roseto degli Abruzzi (Teramo). Le Fiamme Gialle, infatti, hanno sequestrato a San Giuliano due quintali di canapa indiana, per un valore stimato in un milione e 750mila euro, denunciando un imprenditore alla procura della repubblica di Lodi per l’ipotesi di traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo, di cui non sono state ancora rese note le generalità, è titolare di un negozio sito nel centro di San Giuliano specializzato nella vendita di prodotti a base di canapa come cibi, farine e abbigliamento. Secondo la Guardia di Finanza, però, abusando delle disposizioni volte alla promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa legale (legge n. 242/2016), l’indagato avrebbe reso disponibile alla propria clientela una varietà di cannabis in realtà ricompresa tra quelle vietate dal testo unico in materia di sostanze stupefacenti (d.p.r. 309/1990). A mettere le Fiamme Gialle melegnanesi sulle tracce dell’imprenditore sono stati i finanzieri di Roseto degli Abruzzi, che nei giorni scorsi avevano sequestrato diversi grammi di "erba" a un tabaccaio della provincia di Teramo. Quella droga ha portato poi i militari dritti al negozio di San Giuliano, al cui interno avveniva la vendita al dettaglio. I sopralluoghi e gli appostamenti eseguiti dai militari hanno consentito di accertare il consistente flusso di persone che entravano nel negozio, si ipotizza anche per acquistare la sostanza stupefacente. Il negoziante vendeva la marijuana sia allo stato naturale, sia sotto forma di cristalli, resine e pollini (rinvenuti dai Finanzieri a seguito delle perquisizioni) e pubblicizzava la disponibilità di un ampio assortimento di cannabis e derivati anche attraverso Internet. L’imprenditore è attualmente a piede libero, ma rischia una condanna dell’ordine dei 4 anni di carcere e decine di migliaia di euro di multa. In tal senso si attendono i risultati delle analisi di laboratorio sul principio attivo della canapa sequestrata.
Redazione Web

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