Smantellata a San Giuliano una ditta abusiva di smaltimento rifiuti

L’impresa “fantasma”, gestita da un marocchino ed un romeno, smaltiva cartone, pallet e plastica per conto di altre attività ma era del tutto sconosciuta al Comune ed al Fisco

Trovati anche 4 dipendenti irregolari, alcuni dei quali clandestini

Importante operazione della polizia locale di San Giuliano, che ha scoperto e smantellato una ditta abusiva di smaltimento rifiuti che impiegava lavoratori irregolari, due dei quali clandestini. L’azienda “fantasma”, del tutto sconosciuta sia al Comune che al Fisco, era collocata all’interno di un capannone di 12mq in via dei Platani, nella frazione di Pedriano, ed è risultata essere gestita da un marocchino 45enne ed un romeno 40enne. I due, denunciati a piede libero, sono accusati di aver smaltito materiale di risulta di vario genere, prevalentemente pallet, cartone e plastica, provenienti da altre aziende. Gli agenti hanno appurato che legno e cartone venivano perlopiù bruciati nel giardino antistante il capannone senza la benché minima osservanza delle più basilari norme sulla sicurezza, con conseguente forte rischio di incendi. Altri rifiuti, invece, venivano compattati per mezzo di macchinari obsoleti e privi di qualsivoglia certificazione, come verificato anche dall’indagine dei vigili del fuoco e dei tecnici dell’Ats di Città Metropolitana. Come se non bastasse, è emerso come l’azienda impiegasse in maniera del tutto irregolare quattro lavoratori, tre marocchini e un romeno. Inoltre due dei tre nordafricani sono risultati essere clandestini e l’altro richiedente asilo, mentre il romeno senza fissa dimora: tutti insieme vivevano di fatto all’interno del capannone, in condizioni igienico-sanitarie molto precarie. Per questo i due titolari dell’attività sono stati indagati anche per favoreggiamento dell’immigrazione e impiego di manodopera irregolare.
Redazione Web 

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