Torna in libertà il maestro si San Giuliano accusato di molestie sui suoi alunni

All’apertura del processo, all’uomo sono stati revocati gli arresti domiciliari. Intanto però l’accusa fa salire a 7 il numero delle possibili vittime

La primaria Rodari

La primaria Rodari Dove insegnava il maestro sotto accusa

Si è aperto presso il tribunale di Lodi il processo a carico del maestro 63enne di San Giuliano, accusato di aver molestato alcune sue alunne durante le ore di lezione. Dal 21 marzo scorso, dopo tre giorni di carcerazione a San Vittore, l’uomo era stato confinato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, ma ora potrà tornare in libertà. Il giudice ha infatti accolto l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati del 63enne nel corso della prima udienza del 2 ottobre scorso. Tale decisione è stata motivata dal fatto che, secondo il giudice, l’uomo non costituisca un pericolo per la società e non sussistano pericoli di inquinamento delle prove. Il maestro potrà così attendere la sentenza da uomo libero, dopo 6 mesi di confinamento tra le mura domestiche. Sulla decisione del Tribunale lodigiano non ha evidentemente pesato quanto sostenuto nel corso della prima udienza da un perito che ha partecipato alle indagini, il quale ha fatto salire a 7 il numero delle vittime dei presunti abusi, una in più rispetto a quanto ipotizzato precedentemente dall’accusa. Intanto, sembra che alcuni dei genitori degli alunni coinvolti siano intenzionati a denunciare anche la dirigenza della Scuola primaria Gianni Rodari di San Giuliano, dove il maestro lavorava. La prossima udienza è stata fissata per il 23 ottobre.
Redazione Web