Travolto da un furgone mentre va al lavoro: morto 38enne a San Giuliano

La tragedia a Sesto Ulteriano, mentre l’uomo si stava recando al lavoro presso la Bindi. Scoppiano le polemiche sulla scarsa sicurezza del tratto dove è avvenuto l’incidente

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Ambulanza Troppo gravi le ferite riportate dal 38enne

Non ce l’ha fatta P.D., sangiulianese di 38 anni operaio specializzato presso l’azienda Bindi, travolto da un Citroen Berlingo nella mattinata di giovedì 4 dicembre, proprio mentre si stava recando sul posto di lavoro. Erano circa le 6:30 del mattino quando l’uomo, parcheggiata la sua auto nel lato opposto della strada rispetto all’azienda, si è apprestato ad attraversare a piedi via Liberazione per raggiungere lo stabilimento. Proprio in quel drammatico frangente, però, P.D. si è visto piombare addosso il Berlingo, condotto da un ecuadoriano di 44 anni che si stava dirigendo verso le tangenziali. Immediato è scattato l’allarme al 118 che ha trasportato d’urgenza il 38enne presso l’ospedale San Raffaele di Milano, dove però l’uomo è deceduto poco dopo il ricovero. Il 44enne alla guida del furgone, che si è subito fermato dopo l’impatto, è stato indagato per omicidio colposo ed ha raccontato di non essersi assolutamente accorto della presenza di P.D. sulla carreggiata stradale. Sconvolti dal dolore per la tragica perdita del loro amico e collega, i dipendenti Bindi hanno riaperto la questione relativa alla scarsa sicurezza di via Liberazione. I lavoratori, infatti, da tempo lamentano come lungo la strada, che conduce alle Tangenziali di Milano e quindi vede il passaggio quotidiano di un ampio volume di traffico, non siano presenti strumenti atti alla salvaguardia dei pedoni e alla moderazione della velocità. In passato le varie criticità erano state segnalate a più riprese a Bindi, la quale aveva riportato le rimostranze al Comune mediante alcune missive volte a sollecitare un intervento a riguardo. Tali richieste, lamentano però i dipendenti, sono sempre cadute nel vuoto.
Redazione Web