Golfo agricolo di Segrate: nonostante l’annullamento del Pgt, partono i lavori per la variante di via Monzese

Ambientalisti in rivolta: «I cantieri sono illegali. Faremo ricorso al Tar e probabilmente intraprenderemo un’azione legale».

Uno scorcio del Golfo Agricolo

Uno scorcio del Golfo Agricolo

Continua a Segrate la battaglia di WWf e Legambiente a salvaguardia del Golfo Agricolo, i cui terreni rischiano di essere tagliati in 2 della variante di via Monzese, la strada di raccordo tra l’omonima via e la zona industriale Marconi. Lo scorso febbraio, infatti, il Tribunale amministrativo regionale (Tar) aveva di fatto invalidato il Piano di governo del territorio (Pgt) di Segrate, motivo per cui il Comune non avrebbe potuto procedere alla realizzazione della tanto contestata variante. A dispetto di ciò, però, pochi giorni prima della sentenza del Tar l’Ente aveva rilasciato i permessi per costruire, motivo per cui il cantiere era stato avviato. Per questo le associazioni ambientaliste sono tornate sul piede di guerra, raccogliendo nuovamente l’appoggio dei cittadini di Segrate, che già in passato si erano mossi a difesa del Golfo. «É con grande  sconcerto – hanno commentato Damiano Di Simine e Paola Brambilla, responsabili regionali Legambiente e WWF - che i segratesi si sono trovati di fronte al nuovo cantiere spuntato dal nulla e piazzato proprio in mezzo a quei campi da loro strenuamente difesi. Troviamo inaccettabile la spregiudicatezza di una Amministrazione che, soccombente in una chiara sentenza del Tar, mira evidentemente a porre tutti di fronte al fatto compiuto. In attesa del giudizio d'appello invocato dal Comune, il piano urbanistico di Segrate è illegale, pertanto anche i cantieri e i titoli abilitativi rilasciati devono essere sospesi». Le associazioni ambientaliste hanno già inviato una diffida al Comune ed hanno annunciato un imminente ricorso al Tar, oltre alla volontà di intraprendere un’azione legale.
Redazione Web