Segrate: chiuso per sfratto il Turkish Kebap di via Rivoltana

In passato il locale era stato anche chiuso temporaneamente per cattive condizioni igienico sanitarie ed era stato teatro di una violenta lite

Allo studio un’ordinanza che vieta la vendita di bevande in bottiglie di vetro

Blitz nella mattinata di venerdì 22 settembre da parte della Polizia Locale di Segrate in supporto all'esecuzione di un procedimento di sfratto emesso dal Tribunale di Milano. Gli agenti del Comandante Lorenzo Giona, coordinati dal Commissario Giovanni Vercio, sono infatti giunti in forze a Novegro per accompagnare l'Ufficiale Giudiziario, chiudendo definitivamente il locale pizzeria Turkish Kebap di via Rivoltana 31. La Polizia Locale in passato era dovuta intervenire in più occasioni presso lo stesso locale di via Rivoltana. Due volte in collaborazione con l'ATS, constatando la carenza delle condizioni igienico sanitarie e chiudendo momentaneamente l'attività, poi in una terza occasione per sedare un acceso diverbio scoppiato all'interno del locale che aveva portato alla distruzione di parte degli arredi. L’operazione di venerdì 22 settembre è stata portata a termine proprio grazie all'intervento risolutivo della Polizia Locale, dopo diversi tentativi andati a vuoto da parte dell'Ufficiale Giudiziario. I gestori dell'attività non hanno opposto alcuna resistenza, consegnando le chiavi dell'immobile che ora verrà restituito alla proprietà. «I proprietari dell’immobile – fa sapere l'assessore alla Sicurezza, Santina Bosco - ora hanno assicurato la loro intenzione di restaurare il negozio per affittarlo ad aziende accreditate. Una decisione certamente positiva per la tranquillità del quartiere e dei suoi abitanti». L'Amministrazione comunale, intanto, sta valutando l'ipotesi di emettere un'ordinanza di divieto di vendita di bevande in bottiglie di vetro, alcoliche e non,  in orario serale. «L'intenzione - conclude Bosco - è quella di garantire una maggiore sicurezza e migliori rapporti di vicinato tra esercenti e abitanti sia a Novegro che in tutti gli altri quartieri cittadini».
Redazione Web