Segrate: i giardini di via Cellini portano ora il nome di Antonietta Di Nunno

Si è svolta la cerimonia ufficiale di commemorazione per la 35enne che, un anno fa, venne assassinata a Segrate dal marito che non accettava la fine della loro relazione

Il sindaco di Segrate e la madre di Antonietta Di Nunno scoprono la targa di commemorazione

Il sindaco di Segrate e la madre di Antonietta Di Nunno scoprono la targa di commemorazione

Micheli: «Contro femminicidio serve cambiamento culturale»

I giardini di via Benvenuto Cellini a Segrate tramanderanno per sempre il ricordo di Antonietta Di Nunno, uccisa un anno fa dal marito, che non si rassegnava alla fine della loro relazione. Nel pomeriggio di mercoledì 30 maggio si è svolta a Segrate la cerimonia ufficiale di commemorazione alla 35enne, madre di 4 figli, che proprio in via Cellini è caduta sotto i colpi di pistola esplosi dal pregiudicato Ciro Sorrentino, poi suicidatosi. All’appuntamento, oltre a numerosi segratesi ed al sindaco, Paolo Micheli, sono intervenute anche le colleghe di Pioltello e Peschiera, Ivonne Cosciotti e Caterina Molinari. «Antonietta un anno fa era qui, esattamente dove siamo noi – ha commentato Micheli nel corso della cerimonia -. Era passata a Segrate per salutare la sua mamma. Anche Antonietta era una madre, di ben 4 figli. La più piccola ha 7 anni. Quando le chiederanno com’è il sorriso della sua mamma, potrà solo cercare di attingere dai suoi ricordi. Antonietta esattamente qui, un anno fa, è stata uccisa a colpi di pistola da un uomo. Non è stato un incidente. Si chiama femminicidio. I numeri nel mondo e anche in Italia sono terribili, ancora nel 2018. Esiste ancora un problema nella nostra società che la crescita dell’economia, del benessere, della tecnologia, che il cambiamento di molte abitudini non riesce comunque ad estirpare. È l’idea che il maschio sia superiore e che la donna sia il suo oggetto di cui può disporre a piacimento. C’è indubbiamente un problema culturale e dobbiamo affrontarlo insieme, uomini e donne. Da oggi – ha concluso il sindaco - questa piazza sarà sotto gli occhi di tutti come testimonianza della libertà e della forza delle donne».
Redazione Web

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Da sx: ivonne Cosciotti, Caterina Molinari e Paolo Micheli

Da sx: ivonne Cosciotti, Caterina Molinari e Paolo Micheli