Segrate: il Golfo agricolo è “salvo”, almeno fino al 3 novembre

In quella data si terrà l’udienza per discutere nel dettaglio del ricorso presentato dal Comune contro l’annullamento del Pgt. Fino ad allora il piano è congelato

Legambiente, WWF e comitati cittadini che, nei mesi scorsi, si erano erti a salvaguardia del Golfo agricolo di Segrate contro la cementificazione, possono tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Il 12 maggio scorso, infatti, il Consiglio di Stato ha esaminato la richiesta del Comune di sospendere la sentenza del Tar di Milano che, lo scorso 27 febbraio, aveva annullato il Piano di governo del territorio segratese. L’udienza di merito è stata fissata per il prossimo 3 novembre, quando cioè i giudici entreranno in aula per affrontare la questione nel dettaglio. Fino a quella data, quindi, tutto quanto previsto dal Documento di Piano rimarrà congelato, per cui non si potrà procedere con nuove edificazioni. Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar che annullava il Pgt unicamente per quanto riguarda il Piano delle Regole e il Piano dei Servizi, consentendo quindi l’ordinaria amministrazione urbanistica della città. 
«Non si tratta di una vittoria definitiva - hanno dichiarato i membri del comitato Salviamo il Golfo Agricolo - . Abbiamo vinto una battaglia, non la guerra. Ora più che mai è quindi fondamentale impegnarsi al massimo». Sembra invece non pensarla allo stesso modo il sindaco, Adriano Alessandrini. «Il Consiglio di Stato – ha commentato il primo cittadino su Facebook - ha accolto il ricorso presentato dal Comune contro la sentenza del Tar che annullava tutto il Pgr di Segrate. Lo strumento urbanistico è di nuovo in vigore e operativo. Il Consiglio di Stato non si è espresso circa il Golfo Agricolo, rinviando la decisione nel merito all’udienza del prossimo 3 novembre. La sentenza di primo grado che annullava tutto il Pgt è stata enormemente ridimensionata dal Consiglio di Stato. Le aziende potranno riprendere i piani di sviluppo che tanta ricchezza e posti di lavoro hanno portato e porteranno a Segrate».
Redazione Web