Pratorosso, la birra di qualità made in Italy

Il campo da cui nasce il primo ingrediente necessario per realizzare nel birrificio agricolo di Settala un prodotto pregiato che ha conquistato i palati più raffinati anche al Vinitaly. Tanto da spingere una realtà multinazionale a inserire all’interno delle loro potenzialità commerciali la birra Pratorosso come articolo di qualità italiana. «Di certo – scherzano a Cascina Gaita – il mondo non conosce l’Italia per la produzione di birra. Per noi è una bella soddisfazione». E sono sempre di più le catene alberghiere interessate all’acquisto di questa birra settalese cruda e rifermentata. Cinque le tipologie che si possono comprare in loco o on-line: chiara, bianca, bionda, rossa e quella che si caratterizza per il suo color caffè, la scura. Amata da un pubblico, per ora, di nicchia e abbinabile a ostriche e cioccolato. Ma come si prepara una birra, quanto tempo occorre e che cosa differenzia quella settalese dalle altre? Quali piatti può accompagnare che non siano il classico fritto o la solita pizza? Per rispondere a queste domande, presso Pratorosso, vengono periodicamente organizzate visite guidate, arricchite da una degustazione. Un menù completo, dall’antipasto al dolce e un’occasione per scoprire nuovi abbinamenti e, perché no, rubare qualche ricetta. «Da quest’anno abbiamo un piccolo spaccio di prodotti da forno – aggiunge il mastro birraio, Ettore Rodente –  sia dolci sia salati. L’impasto si caratterizza per avere al posto dell’acqua la nostra birra rossa o una percentuale di malti che utilizziamo per produrla». Stuzzicherie da accostare alle bottiglie dall’elegante packaging, che le rende adatte per un’idea regalo. «Da quest’anno, in occasione delle festività natalizie – spiega Rodente –  creeremo, anche su ordinazione, confezioni e cesti per le imprese e per i privati. Parte del ricavato sarà devoluto al Banco Alimentare Onlus». Ma i progetti e le ricerche in questo angolo di campagna di Settala non finiscono mai. Ad esempio, c’è la volontà di estendere anche all’interno di Pratorosso l’utilizzo dell’impianto fotovoltaico a impatto zero, come già operativo nelle attività orticole, core business aziendale De Ponti (attuali proprietari del birrificio, ndr), che copre già integralmente il fabbisogno energetico necessario per i processi lavorativi. Il fine ultimo è quello di raggiungere un'autonomia pari al 100%  di tutte le attività del gruppo. Per info: www.pratorosso.com

Alessandra Moscheri