Nel pomeriggio di sabato 19 novembre gli abitanti di Spino d’Adda sono dovuti ricorrere a candele o altri sistemi alternativi per illuminare le proprie abitazioni. Per ben 5 ore, dalle 14 alle 19, l’intero paese è infatti stato interessato da un maxi blackout elettrico, sebbene dopo circa tre ore la luce fosse tornata in alcune vie a seguito dell’intervento “tampone” realizzato dall’Enel. «Si è trattato di un guasto sulla linea di media tensione che ha colto tutti di sorpresa – ha commentato il vicesindaco, Enzo Galbiati -, che si è aggiunto ai disagi dovuti ad interruzioni a singhiozzo dell’energia elettrica nei giorni scorsi. Guasti imprevisti e imprevedibili, secondo chi gestisce la rete». Direttamente il sindaco Luigi Poli, attraverso i social network e la pagina Facebook di Impegno per Spino, ha dato comunicazioni in tempo reale rispetto a quanto stava accadendo. «Abbiamo avuto una prima notizia riattivazione alle 17.30, quindi ci è stato riferito che non era possibile riportare la corrente a Spino prima delle 19 – ha fatto sapere il primo cittadino -. Fortunatamente, poco prima delle 19, è tornata la luce in tutto il Comune». Ma cos’è accaduto nello specifico? «Si è trattato di un disservizio – avverte il vicesindaco Galbiati -: è saltato un terminale della media tensione alla cabina di via Fornace, che ha coinvolto le cabine in via Ada Negri e in via Quaini. Nella mattinata di domenica 20 novembre sono iniziati i lavori per la sostituzione dei cavi principali della cabina di via Fornace». Anche lunedì 21 i cittadini spinesi hanno dovuto fare i conti con alcuni disagi a seguito di una serie di lavori già in programma sulla linea elettrica e del tutto indipendenti dal blackout di sabato. In particolare, è stata effettuata un’interruzione di energia nella fascia oraria compresa tra le 13.15 e le 17.30 nelle vie Roma, Di Vittorio, Monsignor Quaini, Bassa, Brodolini, Marx, Ricevimento, oltre che in viale Vittoria e piazza Casati. Non tutte le abitazioni, gli uffici, i negozi e le aziende che si trovano lungo tali strade sono state però coinvolte nello stop all’erogazione.