Incidente mortale sulla Cerca a Tribiano: lotta per la vita il motociclista sopravvissuto

L’uomo era stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Bergamo. Proseguono le indagini della polizia locale di Mediglia sul sinistro

Lo scooter distrutto e i soccorsi dopo l'incidente mortale

Lo scooter distrutto e i soccorsi dopo l'incidente mortale

I due connazionali albanesi lavoravano a Tribiano e stavano tornando a casa

Sta ancora lottando per la vita all’ospedale di Bergamo K.R., l’albanese di 23 anni sopravvissuto per un soffio al tragico incidente di martedì 9 febbraio a Tribiano, lungo la Cerca, costato la vita al connazionale 26enne H.S. Subito dopo il terribile schianto, il giovane era stato trasportato d’urgenza in elisoccorso presso il nosocomio bergamasco e, allo stato attuale, la sua prognosi resta ancora riservata. Peggior sorte era toccata ad H.S., che viaggiava con lui sullo scooter Yamaha T Max rimasto coinvolto nella carambola mortale, deceduto praticamente sul colpo. Intanto proseguono senza sosta le indagini della polizia locale di Mediglia, intervenuta sul luogo dello schianto per effettuare tutti i rilievi necessari, che dovrà dipanare i tanti punti oscuri che ancora aleggiano sulla vicenda. Allo stato attuale non le forze dell’ordine non sono ancora state in grado di verificare chi dei due albanesi fosse effettivamente alla guida della due ruote e, in tal senso, solo la testimonianza di K.R. potrebbe sciogliere ogni dubbio, qualora ovviamente l’uomo riuscisse a sopravvivere. L’unica circostanza che è stato possibile accertare grazie a quanto confermato dai parenti del 26enne deceduto e del 23enne ferito, ascoltati dalla polizia locale mercoledì 10 febbraio, è che la coppia lavorava insieme proprio a Tribiano, in via Rossini. Verso le 14.00 i due avevano ultimato il loro turno in una ditta locale e, saliti a bordo dello scooter, avevano imboccato la Cerca in direzione della Paullese per fare ritorno a casa. Gli agenti medigliesi contavano sul contributo della donna al volante della Polo contro la quale la moto dei giovani è carambolata dopo lo scontro con il tir che stava svoltando in via Addetta. In un primo momento era infatti stato impossibile sentire la sua versione, poiché la 40enne versava in forte stato di shock. Ascoltata mercoledì 10 febbraio, la donna ha però dichiarato di non poter far luce sulla dinamica precisa dell’incidente, confermando di aver visto solo lo scooter scivolare sull’asfalto e impattare contro la sua vettura. Anche per questo la polizia locale non ha ancora preso provvedimenti nei confronti dei conducenti coinvolti.
Redazione Web