«La “Culla Segreta” dell’ospedale Predabissi di Vizzolo non è più in funzione da sette anni: troppo tempo è passato e troppo importante è il suo utilizzo per aspettare ancora». Così Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, annuncia l’imminente interrogazione in merito al prezioso strumento da tempo purtroppo inutilizzabile. La culla, che può accogliere in piena sicurezza e nel totale anonimato un neonato abbandonato, era stata donata nel 2008 all’ospedale dalla Onlus “Corti G. & Rossi P. - Fede, Scienza e Impegno”, che aveva speso per realizzarla 20mila euro provenienti da donazioni private. Si tratta di  una culla riscaldata che, se si trova ad accogliere un neonato, fa scattare subito un allarme al pronto soccorso pediatrico, assicurando così al bambino cure celeri e immediata presa in carico da parte dell’ospedale. Nella zona è l’unica “culla della vita”, che copre un bacino di 50mila abitanti. Da sette anni la struttura che la ospita, però, è chiusa perché irraggiungibile dal resto dell’ospedale, a causa dei lavori del nuovo pronto soccorso. Nei mesi scorsi il presidente dell’associazione Corti-Rossi ha incontrato i vertici del nosocomio per chiedere un pronto intervento, ma a oggi la “culla della vita” rimane inutilizzabile. «Per questo – fa sapere Lucente - presenterò un’interrogazione all’assessore Gallera in Consiglio regionale, affinché si adoperi per la risoluzione del caso, per conoscere quando la struttura tornerà in funzione  e per chiedere se è possibile affrettare le tempistiche, data l’importanza di uno strumento che può salvare dei neonati. Nel 2012 a Milano un bambino venne salvato proprio perché sua madre ebbe la possibilità di lasciarlo nella “culla”, invece di abbandonarlo altrove: per questo è uno strumento indispensabile».