7giorni, fra Repubblica e Il Giornale


In un piccolo giornale come il nostro, dove bene o male ognuno di noi conosce direttamente i protagonisti della vita politica del Su Est Milano, stiamo molto attenti a come riportiamo le opinioni dei politici di turno. Ci facciamo sempre dei problemi etici, al di là delle nostre convinzioni personali, il rispetto per il lettore viene prima. Per noi i lettori non sono di destra o di sinistra, sono semplicemente persone che a volte condividono e altre volte no le opinioni politiche nazionali o locali.  Il nostro compito crediamo sia quello di fornire gli strumenti a tutti per farsi un opinione; qualche volta solleviamo importanti interrogativi, a volte diamo voce a chi non  ce l’ha. Cerchiamo sempre di dosare gli spazi fra sinistra e destra. Cerchiamo e il più delle volte riusciamo, a concedere numero dopo numero la parola a tutti. Insegniamo ai nostri collaboratori, a riportare le opinioni di tutte le parti coinvolte nel servizio del momento. Quando diamo lo spazio a qualche firma eccellente, come Massimo Gatti o Fabio Altitonante Consigliere e Assessore della provincia di Milano, assolutamente mettiamo nella stessa pagina l’opinione di sponda diversa. Cosi facendo crediamo di lasciare libero il lettore di farsi un opinione. Questo è il giornalismo che ci soddisfa, il giornalismo scritto in punta di penna che piace tanto al nostro Direttore. In questi ultimi tempi è caduto il velo di ipocrisia che aleggiava da anni sui grandi media nazionali. Anche le testate non esplicitamente legate ad un movimento politico, hanno rotto gli indugi e si sono apertamente schierati. Basti pensare al “Fatto quotidiano”, a “Repubblica”, al “Giornale”, a “Rainews24”, a “Libero”. Schierarsi paga. Il Giornale e Repubblica hanno toccato punte di vendita mai immaginate prima. Quindi non più giornali per formarsi un libero pensiero, ma vere e proprie officine di opinione. Opinioni caldeggiate e sostenute  anche con tesi deliranti in nome della ragione della propria parte politica. La presunzione di tutto questo è folle: “non avete più bisogno di farvi un opinione, tanto ci pensiamo noi a fornirvela”.

Noi non la pensiamo così e quindi anche nel 2011, ci impegneremo per raccontarvi i principali fatti e avvenimenti del Sud Est Milano, vi forniremo i mezzi affinché possiate formularvi un opinione e se ce la  comunicherete, saremo ben lieti di prenderla in considerazione. Per una informazione veramente libera e alla portata di tutti, 7giorni è il tuo giornale, fatti sentire!!!

Buon 2011 a tutti i lettori e a tutto lo staff di 7giorni.

Giulio Carnevale