Botti vietati, ordinanze all’italiana

Fra il fragore dei media e le autocelebrazioni degli amministratori pubblici, speriamo che non scappi il morto

Piovono le ordinanze anti botti in 850 comuni italiani

Piovono le ordinanze anti botti in 850 comuni italiani, e in molti comuni del Sud Est Milano, accolte con favore da numerosi cittadini. Evitare incidenti, rispettare gli animali domestici, e quest’anno, novità, evitare la dispersione di polveri sottili nell’aria già inquinata delle nostre città, è l’intento dei Sindaci che hanno emanato le ordinanze facendo appello al senso di responsabilità dei cittadini. I fuochi d'artificio, secondo l’inventario regionale delle emissioni atmosferiche della Lombardia "Inemar", contribuiscono ogni anno al 6 per cento delle emissioni totali di Pm10 primario, pari a 44 tonnellate. In questi giorni a più riprese i media nazionali e locali hanno rilanciato con enfasi questi provvedimenti. Le ordinanze non sono tutte uguali, differiscono per modalità, durata, e le infrazioni sono sanzionate in base ai vari regolamenti di Polizia Urbana in vigore. Nelle ordinanze si fa appello a circolari del ministero dell’interno; dell’Arpa (Agenzia Regionale Per La Protezione Dell'Ambiente); alle norme del T.U.L.P.S. (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e altri regolamenti. Il Sindaco di Milano valutato che sussistono ragioni di tutela della Pubblica incolumità e ragioni di tutela sanitaria, ha firmato le ordinanze che vietano l’utilizzo di fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e altri artifici pirotecnici in tutta la città dal 29 dicembre, fino alla mezzanotte del 1° gennaio 2016, con sanzioni da 25 a 500 Euro. A Peschiera Borromeo, il Commissario straordinario che fa le veci del Sindaco, ha vietato salvo apposite deroghe, dal 14 dicembre 2015 a data sconosciuta, l’accensione dei botti anche luminosi in luoghi pubblici o in luoghi affollati, con esclusione di quelli “declassificati” di libera vendita a patto che siano adoperati in zone isolate, lontano da animali e senza la presenza di persone nelle vicinanze. I trasgressori a Peschiera Borromeo saranno puniti con multe da 65 a 400 Euro. A Melegnano è vietato qualsiasi tipo di botto con esclusione delle “micette” dal 30 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 e per i trasgressori l’ammenda varia da 25 a 500 Euro. A San Donato Milanese invece, dal 30 dicembre al 7 gennaio 2016 è vietato accendere e/o lanciare ogni genere di mortaretto, razzo, gioco pirotecnico in genere, in luoghi pubblici e privati dove transitano le persone. I trasgressori saranno puniti con multe da 25 a 500 Euro. E cosi via in molti altri comuni. Nobili le intenzioni, peccato che non ci siano le risorse per sorvegliare adeguatamente il territorio e sanzionare i trasgressori. A Capodanno servirebbero numerosi Agenti di Polizia  per rendere effettivamente utili ed efficaci delle Ordinanze  che rischiano di essere solo: un puro concentrato di demagogia e di buttare fumo negli occhi all’opinione pubblica,  alla quale si annunciano nobili intenzioni senza voler mai affrontare il problema seriamente e alla radice. Ordinanze all’italiana, sperando che non ci scappi il morto.
Giulio Carnevale