Effetto Renzi-Zambon: Peschiera torna nelle mani del Centrosinistra

di Davide Zanardi.
Se Peschiera Borromeo, politicamente parlando, è da qualche lustro la terra delle sorprese, questa volta sono stati in pochi a meravigliarsi di quanto è accaduto alle elezioni Amministrative. Troppo forte l'onda renziana che ha trascinato ovunque il Partito Democratico a percentuali di consenso clamorose; troppo complicato per Antonio Falletta cercare una riconferma che dalle parti del Sud-Est Milano è storicamente un'impresa.

Così, per la terza volta di fila, dopo le tornate elettorali del 2004 e del 2009, l'Amministrazione uscente se ne va mestamente a casa. Di incredibile, in questo ritorno del Centrosinistra dal limbo di un quinquennio all'opposizione, ci sono soltanto il nome e la faccia di Luca Zambon da Bettola, 29 anni e il primato di sindaco più giovane della storia della città.
Incredibile, perchè quando nel 2006 il giovane Luca cominciava a partecipare ai suoi primi Consigli comunali da spettatore silenzioso, in pochi (lui incluso) avrebbero pronosticato un'ascesa così rapida ed efficace. Renziano anche in questo, al premier Zambon sembra ispirarsi soprattutto per quanto riguarda la fiducia nel mettersi in gioco e lo slancio decisionale, senza eccedere però in presunzione e spirito d'opportunismo.
Insomma, il sindaco perfetto? Qui il ragionamento si ferma e lascia spazio all'ignoto. Il cambiamento che per forza di cose Zambon deve cercare di caricarsi sulle spalle non dipende solo da lui, ma dallo spessore della sua maggioranza e della compagine di governo che sarà scelta per affiancarlo. Bisognerà quindi vedere se la nuova Amministrazione sarà una rievocazione sbiadita di quella di Francesco Tabacchi, oppure se il primo cittadino avrà la forza e il carisma per fare davvero la sua piccola rivoluzione, valorizzando i tanti lati positivi di Peschiera ma chiudendo con il provincialismo di una certa classe dirigente obsoleta e anche discretamente intrallazzatrice.
Certo, i nomi della Giunta saranno già una prima dichiarazione d'intenti, ma Zambon, forte di una maggioranza sulla carta schiacciante, con 9 consiglieri su 16 in quota Pd, può permettersi 5 anni di tempo per mostrare di che pasta è fatto.
Al ballottaggio con Falletta ha fatto saltare il banco, ma se si farà risucchiare dai richiami delle mummie della vecchia politica il rischio del flop è alto. Altrimenti, con il coraggio e le qualità - di uomo prima e di politico poi - che gli sono propri, può diventare davvero un grande sindaco.