Falcone e Borsellino: cos'altro, oltre al ricordo?

Parlando di personaggi simili è facile cadere nella retorica. Quindi, dopo i discorsi ufficiali, le partite del cuore, le cerimonie commemorative, sarebbe giusto domandarsi: cosa è rimasto del sacrificio di Falcone e Borsellino? Quell'estate del 1992, che sancì il culmine della strategia stragista della mafia, è tanto vicina quanto lontana. Oggi, a distanza di 20 anni, Cosa Nostra e più in generale il mondo della criminalità organizzata sembrano tacere. Finita la grande guerra tra le cosche, assassinati i giudici e i rappresentanti delle istituzioni più coraggiosi e "sovraesposti", assicurati alla giustizia alcuni boss di grosso calibro, la mafia pare diventata una questione di secondo piano. Come se facesse comodo pensarla lì, in sordina, dimenticata in un angolo di Sicilia, così come la camorra in Campania e la 'ndrangheta in Calabria. Un pensiero diffuso e molto pericoloso, un abbassamento della guardia che diviene terreno fertile per il proliferare delle attività illecite.

Ecco che la lezione di Falcone e Borsellino appare allora distante dall'atteggiamento attuale delle istituzioni di fronte ai fenomeni criminosi: i due magistrati avevano acceso la luce; erano riusciti a capire il modo con cui scardinare il sistema mafioso, ma la loro strada non è stata più percorsa fino in fondo. Oggi non bastano gli arresti "eccellenti" che scaturiscono dai blitz delle forze dell'ordine. La lotta alla criminalità organizzata passa dal controllo dei trasferimenti di denaro, oltre che di droga, dagli appalti dell'edilizia e dalle piccole e grandi speculazioni che accompagnano i movimenti finanziari. E necessita, ancora più di prima, del superamento della barriera dell'omertà e delle silenziose connivenze.

Nonostante alcuni boss finiscano in manette, le casse di mafia, camorra e 'ndrangheta godono di ottima salute. Come mai? Quella tregua tra Stato e criminalità, che era stata messa in discussione dal maxi-processo e dall'operato del pool di Palermo negli anni Ottanta, è stata forse ripristinata? Domande che difficilmente possono trovare una risposta. Troppi misteri si accumulano e creano un velo impenetrabile. E troppo sottile è il confine tra legalità e illecito.